Bratianu, Ion Constantin
Statista romeno (Piteşti 1821-Bucarest 1891). Tornato in patria dopo aver compiuto gli studi a Parigi, nel 1848 ebbe una parte di primo piano nel moto rivoluzionario di Bucarest. Fallito il moto, in esilio si dedicò alla propaganda per l’unione di tutti i romeni in uno Stato repubblicano indipendente. Rientrato nel suo Paese (1857), accettò il principio monarchico e, dopo aver sostenuto A. Cuza (che nel 1866 abbandonerà), appoggiò la candidatura di Carlo di Hohenzollern di cui fu il principale collaboratore. Dal 1876 capo del Partito liberale, fu per circa dodici anni (1876-88), con una breve interruzione nel 1881, presidente del Consiglio, esercitando una vera dittatura.