Erudito (Busseto 1741 - Parma 1797); minore osservante, prof. a Guastalla (1768), quindi vicebibliotecario (1778) e poi (1785) bibliotecario della Palatina di Parma. Le opere più importanti sono il Dizionario precettivo critico ed istorico della poesia volgare (1777) preceduto da un Ragionamento su l'origine e i progressi della volgar poesia; la Storia della città e del ducato di Guastalla (4 voll., 1785-87); le Memorie degli scrittori e letterati parmigiani (5 voll., 1789-97), continuate poi da A. Pezzana; la Storia della città di Parma (4 voll., 1792-95), lasciata interrotta al 1346. Alla storia letteraria contribuì anche con edizioni di testi (la più notevole è quella della Tragedia d'Orfeo, rielaborazione per il teatro della Fabula d'Orfeo del Poliziano, da lui erroneamente ritenuta la lezione genuina di questa); alla storia dell'arte soprattutto con i suoi studî sul Parmigianino e sul Correggio.