IRNERIO
. Giurista, il nome del quale è legato alle origini dello Studio di Bologna e a quelle della risorta giurisprudenza per una nuova esegesi del testo romano: onde egli fu detto lucerna iuris, fax iuris, ecc. Le notizie sicure sulla sua persona scarseggiano. Sembra nato (forse a Bologna) nel 1055 o nel 1060; nel 1100 lo troviamo missus nella giudicaria di Monselice, nel 1113 in relazione con la contessa Matilde, nel 1115 a servizio di Enrico V ed è detto in quest'anno, doctor omnium egregius. Nel 1118 era a Roma, valido difensore di Enrico V; poi si tace di lui fino al 1125; la leggenda gli fa scegliere, morendo, un successore. Non si sa precisamente dove I. avesse studiato; sappiamo che insegnò in una scuola delle artes liberales prima di esser maestro di diritto. Vuole la tradizione che a chiosare il testo romano si fosse preparato da sé medesimo; ma ciò forse deriva dall'aver creduto che prima, a Bologna, non vi fossero maestri di diritto. I. divenne famoso principalmente per le sue glosse al testo, delle quali ora poche conosciamo, e fu creduto il primo dei glossatori; gli è stata attribuita anche la lezione volgata del Digesto, ed è pure stato asserito autore di altre opere, fra cui una Summa Codicis e delle Quaestiones de iuris subtilitatibus. Ma in queste asserzioni vi è poco di sicuro.
Bibl.: Oltre ai libri sulle origini dello Studio bolognese citati sotto glossa e glossatori, v. L. Chiappelli, Glossa d'Irnerio e della sua scuola nel Ms. capitol. pistoiese, in Mem. Acc. Lincei, II (1885), p. 2; id., I. secondo la nuova critica storica, in Riv. stor. ital., XI (1894), p. 4; G. Pescatore, Die Glossen des Irnerius, Greifswald 1889; id., Die Stellungnahme des Irnerius zu einer lehnrechtlichen Frage, in Mélanges Fitting, Montpellier, II (1908), pp. 161-64; N. Tamassia, La leggenda d'I., nel vol. Pel XL anno d'insegnamento di F. Serafini, Firenze 1892, p. 111 seg.; H. Fitting, Questiones de iuris subtilitatibus, Berlino 1894; id., Summa Codicis des Irnerius mit einer Einleit., Berlino 1894; E. Besta, L'opera d'I., Torino 1896, opera tuttora fondamentale; H. Kantorowicz, Über die Entstehung der Digestenvulgata, Weimar 1910, pp. 88-114.