Shaw, Irwin
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 27 febbraio 1913 e morto a Davos (Svizzera) il 16 maggio 1984. Prolifico autore di racconti, romanzi e lavori teatrali, S. realizzò numerosi best seller. Le sue opere si segnalano per la schiettezza del linguaggio, la capacità di delineare con rapidi tratti una notevole varietà di personaggi, e l'abilità nel costruire l'intreccio narrativo. Autore di numerose sceneggiature su commissione, nell'ambito del cinema S. viene ricordato soprattutto per gli adattamenti dei suoi romanzi e delle sue commedie.
Terminati gli studi al Brooklyn College, fece una breve esperienza come autore di sceneggiati radiofonici, prima di raggiungere la notorietà con la pièce antibellica Bury the dead (andata in scena nel 1936) e di approdare a Hollywood con un contratto con la RKO. L'unica sceneggiatura realizzata da S. negli anni Trenta fu quella per The big game (1936) di George Nicholls Jr, un film sul football (sport amato e praticato in gioventù da S. e al centro di alcune sue opere) basato su un suo lavoro teatrale e su un romanzo di F. Wallace. Dal suo dramma The gentle people fu tratto Out of the fog (1941; Fuori dalla nebbia), un film ben diretto da Anatole Litvak e incentrato su una banda di gangster che terrorizza un'innocente famiglia di Brooklyn. Nel 1942 per la Columbia Pictures, S. sceneggiò con Sidney Buchman Talk of the town (Un evaso ha bussato alla mia porta) di George Stevens, commedia che ottenne un enorme successo e per la quale ricevette una nomination all'Oscar, basata su un soggetto originale di Sidney Harmon, in cui viene narrata la vicenda di un evaso innocente (Cary Grant) che si rifugia in una casa abitata da una ragazza (Jean Arthur) e da un severo avvocato (Ronald Colman). Nello stesso anno scrisse il film di guerra The commandos strike at dawn (Uragano all'alba) di John Farrow, tratto da un racconto di C.S. Forester, sulla resistenza antinazista in Norvegia. Richiamato alle armi, S. rimase lontano dal mondo del cinema fino al 1949, anno in cui apparve il pregevole Easy living (Il gigante di New York) per la regia di Jacques Tourneur, tratto da un suo racconto incentrato su una star del football (Victor Mature) ormai sul viale del tramonto, la sua ambiziosa moglie (Lizabeth Scott) e la segretaria della squadra (Lucille Ball), segretamente innamorata del campione. Nel 1951 scrisse la sceneggiatura del melodrammatico I want you (Di fronte all'uragano) diretto da Mark Robson, grande produzione della Metro Goldwyn Mayer, in cui vengono analizzate le ripercussioni della guerra in Corea in una cittadina di provincia americana.
Durante un lungo soggiorno in Europa, S. venne coinvolto nel lavoro di sceneggiatura di Ulisse (1954) di Mario Camerini e, anche se non accreditato, collaborò a War and peace (1955; Guerra e pace) di King Vidor, adattamento del grande romanzo di L.N. Tolstoj.Nel 1957 fu Charles Lederer ad adattare un romanzo di S. per il film d'azione Tip on a dead jockey (Contrabbando sul Mediterraneo) di Richard Thorpe, con Robert Taylor nel ruolo di un aviatore che si dà al contrabbando a Madrid, e nello stesso anno uscì Fire down below (Fuoco nella stiva) di Robert Parrish, che S. scrisse realizzando a sua volta l'adattamento di un romanzo di M. Catto, complicato ménage a tre nei Caraibi interpretato da Rita Hayworth, Robert Mitchum e Jack Lemmon. Dopo Desire under the elms (1958; Desiderio sotto gli olmi) di Delbert Mann, versione non pienamente riuscita del dramma di E. O'Neil, S. sceneggiò La diga sul Pacifico (1957), basato sul romanzo omonimo di M. Duras, ritratto di una famiglia francese nell'Indocina coloniale diretto con finezza da René Clément, e nel 1961 l'insolito The big gamble (Il grosso rischio) realizzato da Richard Fleischer ed Elmo Williams, incentrato su una coppia di sposi novelli le cui vicende si dipanano da Dublino all'Africa, che fu anche l'ultima sceneggiatura firmata da Shaw.
I film più noti legati al suo nome sono quelli basati sui suoi best seller ai cui adattamenti egli non partecipò: dal suo primo e più popolare romanzo fu tratto The young lions (1958; I giovani leoni) diretto da Edward Dmytryk e splendidamente recitato da un ricco cast in cui figurano, tra gli altri, Marlon Brando, Montgomery Clift e Hope Lange. Vi si narrano le vicende di tre soldati, due americani e un tedesco, i cui destini si incrociano negli anni della Seconda guerra mondiale. Dall'omonimo romanzo di S. fu poi tratto Two weeks in another town (1962; Due settimane in un'altra città) diretto da Vincente Minnelli, con Kirk Douglas, Edward G. Robinson e Cyd Charisse, lucido e cupo ritratto di un attore fallito che ricevette contrastanti giudizi dalla critica. Da un collage di suoi racconti invece è tratta la sceneggiatura di In the French style (1963; Amore alla francese) di Parrish, con Jean Seberg nel ruolo di una giovane studentessa che trova l'amore a Parigi. Ancora da un racconto di S., Then there were three, James Salter trasse e diresse Three (1969), film di estrema freschezza e vivacità in cui si narrano le vicende di due giovani studenti in viaggio per l'Europa e de loro incontro con una donna seducente.
M. Shnayerson, Irwin Shaw: a biography, New York 1989.