isole
Terre separate
Da quelle sotto costa a quelle sperdute in mezzo agli oceani, da quelle minuscole a quelle grandi molte volte l'Italia, sono centinaia di migliaia le isole nei mari, fiumi e laghi della Terra. Affascinante o terribile, attrattiva per turisti o rifugio di genti 'primitive', l'isolamento fisico è una condizione particolare e complessa, che ha sempre posto seri problemi agli uomini
Isole, isolotti o scogli: i loro nomi dipendono solo dalla dimensione, ma in ogni caso si tratta di terre emerse completamente e sempre circondate dall'acqua ‒ di un mare, di un lago o di un fiume ‒ che le mantiene separate (isolate) dal resto delle terre emerse.
In effetti, tutte le terre emerse del mondo sono circondate dalle acque degli oceani, che occupano complessivamente una superficie molto più ampia. Le Americhe in fondo sono, insieme, un'enorme isola, e così Europa, Asia e Africa unite. Però non le consideriamo isole, ma continenti. La differenza non riguarda solo le dimensioni, ma le condizioni ambientali, soprattutto climatiche. Se queste ultime presentano forti differenze tra le varie zone, si parla di continente. C'è poi una differenza geologica essenziale, e cioè che i continenti sono le parti emerse di zolle (tettonica) che proseguono in mare con le piattaforme continentali; queste sporgono dal fondale oceanico formando scalini (le scarpate continentali) molto alti. In pratica, un continente ha un bordo sottomarino ben evidente; le isole, invece, sorgono quasi tutte sulle piattaforme di qualche continente. Perciò la Groenlandia, anche se è enorme, è considerata un'isola, dato che si trova sulla piattaforma continentale dell'America. L'Australia, invece, ha una piattaforma continentale sua e condizioni ambientali molto differenziate e in genere la consideriamo un continente.
La nascita di un'isola dipende nella maggior parte dei casi da due processi completamente diversi.
Si può trattare di parti di terra che un tempo erano unite alla massa continentale e che il mare ha separato dal resto. Questo può avvenire per varie ragioni: l'accrescimento del livello dell'acqua dopo la fine delle glaciazioni (isole della Danimarca, per esempio); lo sprofondamento del suolo (isole della Dalmazia, nell'Adriatico); l'erosione marina che ha distrutto il collegamento con la terraferma (in questo caso le isole sono molto vicine alla costa). Queste isole emergono dalla stessa piattaforma continentale della terraferma e sono separate da essa da mari poco profondi.
In altri casi, invece, le isole si sono formate in seguito a fenomeni tettonici o vulcanici, a volte su una piattaforma continentale (per esempio, le isole del Golfo di Napoli), a volte in mezzo all'oceano, in corrispondenza di fratture o di dorsali (Islanda, Azzorre, Hawaii). Le isole coralline sono un'evoluzione di quelle vulcaniche: sulla cima di vulcani sottomarini che quasi emergevano dall'acqua, immense colonie di animali (polipi) hanno prodotto e accumulato materiali calcarei (madrepore, coralli), finché la massa costruita è emersa dal mare. Quasi sempre le isole sono raggruppate a formare arcipelaghi, più o meno estesi; a volte sono allineate in una direzione precisa, per esempio lungo una dorsale, e si dice che formano degli archi insulari.
Le isole nei laghi e nei fiumi (e anche in mare, davanti alle foci dei fiumi) si sono spesso formate per l'accumulo (sedimentazione) di terra e pietre trasportate dai corsi d'acqua. Esistono anche delle 'isole' galleggianti, che si spostano seguendo il vento e le onde: non si tratta di vere isole, anche se alcune sono estese e molto robuste, ma di ammassi di vegetazione e terra, senza collegamento con il fondo del lago.
Al mondo esistono centinaia di migliaia di isole, di tutte le dimensioni: la più vasta è la Groenlandia, che ha oltre due milioni di chilometri quadrati di superficie. Altre grandi isole sono quelle dell'Insulindia, il vasto arcipelago tra Asia e Australia: la Nuova Guinea ha più di 785.000 km2 di superficie, Borneo 736.000 km2, Sumatra 420.000 km2. In Africa una sola isola è molto grande, il Madagascar (587.000 km2), mentre in America Settentrionale l'arcipelago canadese comprende l'Isola di Baffin (476.000 km2) e varie altre molto estese. In Europa le dimensioni sono molto più modeste: l'isola maggiore è la Gran Bretagna (230.000 km2); nel Mediterraneo la più grande è la Sicilia (25.000 km2).