Scrittore ellenistico (seconda metà del 3º sec. a. C.) di Cirene o della Macedonia o di Pafo, detto il Callimacheo perché, secondo alcuni aneddoti, fu schiavo e poi discepolo di Callimaco. E di Callimaco fu seguace solo per la sua attività erudita di tipo peripatetico. Sappiamo di sue opere storico-antiquarie, letterarie, religioso-storiche, grammaticali, polemiche. La più citata è un poema, di cui abbiamo pochi frammenti, che raccoglieva intorno ad Atene tutto il possibile materiale erudito fermandosi, nonostante l'imponente mole dell'opera, alla preistoria.