Uomo politico e aviatore italiano (Quartesana, Ferrara, 1896 - Tobruk 1940). Partecipò alla guerra 1915-18 dapprima come ufficiale degli alpini, poi come comandante di un reparto di arditi. Fondatore del fascismo ferrarese (1920), fu uno dei capi più in vista di quello padano e si distinse nell'organizzazione di violente spedizioni squadriste. In tale periodo assunse spesso posizioni estremistiche contro lo stesso Mussolini: così si oppose al "patto di pacificazione" tra fascisti e socialisti (1921). Quadrumviro della marcia su Roma, ricoprì in seguito varie cariche ed ebbe una parte notevole nell'organizzazione dell'aeronautica, di cui fu nominato sottosegretario (1926), poi ministro (1929-33); diresse personalmente come generale di squadra aerea alcune crociere mediterranee e due atlantiche (17 dic. 1930-15 genn. 1931, nell'Atlantico meridionale; 1º luglio -12 agosto 1933, nell'Atlantico settentrionale). Maresciallo dell'aria e governatore generale della Libia dal gennaio 1934; quindi, dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, comandante di tutte le forze armate della Libia. Il suo apparecchio fu abbattuto per errore nel cielo di Tobruk dalla contraerea italiana.