Scrittore (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 - Siena 1985). Narratore tra i più significativi del Novecento italiano, nella costellazione letteraria disegnata dalle sue numerose opere si ibridano compiutamente vocazioni e temi diversi, dall'impronta neorealistica degli scritti iniziali a quella allegorico-fiabesca della produzione più matura. Nella sua prosa, dove sono accolte e filtrate le più alte suggestioni del panorama letterario coevo e dove lo scrittore si rivela spregiudicato sperimentatore di linguaggi e generi, alla lucidità della descrizione analitica fanno da costante contrappunto il lirismo e l'ironia, sostanziati da una riflessione profonda e disingannata sul senso ultimo dell'esistenza umana. Tra le sue opere principali: Il visconte dimezzato (1952); Il barone rampante (1957); Il cavaliere inesistente (1959); Le città invisibili (1972); Sotto il sole giaguaro (1986).
Figlio di Mario, partecipò alla Resistenza. Svolse poi una regolare attività di consulente editoriale, collaborò a varî giornali e riviste e diresse con E. Vittorini (1959-66) Il menabò di letteratura. Visse lungamente a Parigi. Fin dal suo primo romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno (1947), ispirato alla Resistenza, e dai racconti di Ultimo viene il corvo (1949), è evidente come la tendenza al realismo e quella al fantastico siano in lui complementari, nutrite dal medesimo esaltante repertorio di letture avventurose e rigorosamente giocate intorno al nucleo generativo della pura narratività. Nell'alternarsi così del registro realistico (la raccolta complessiva I racconti, 1958, o il romanzo breve La giornata di uno scrutatore, 1963) e di quello fantastico (i già citati contes philosophiques di Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente, poi raccolti nel volume I nostri antenati, 1960), si deve riconoscere la stessa lucida vocazione sperimentale, capace di riconquistare alla letteratura l'antico senso di esperienza totale e di frontiera della conoscenza, attraverso l'assunzione di temi scientifici e la percezione del loro altissimo tenore fantastico. Si è potuto parlare quindi di fantascienza a proposito dei divertiti sondaggi tentati con Le cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967), ma nessuna etichetta che non contempli il confronto con le più avanzate ipotesi di mediazione tra la cultura scientifica e quella letteraria può dar conto della ricerca successiva dello scrittore (il già citato Le città invisibili; Il castello dei destini incrociati, 1973; Se una notte d'inverno un viaggiatore, 1979), per la quale l'opera dell'argentino J.L. Borges costituisce un punto di riferimento privilegiato e non comunque un modello, e dalla quale è ormai inseparabile un'esemplare produzione saggistica (Una pietra sopra, 1980; Collezione di sabbia, 1984). Una fase ulteriore della stessa ricerca è rappresentata da Palomar (1983), in cui un più aperto scetticismo dello scrittore tende a tradursi in una specie di inattendibile sistema, mentre il narrare viene scomposto nelle sue funzioni elementari, rappresentate dai 27 brevi testi che intessono una virtuosistica organicità di romanzo. C. ha anche curato una raccolta di Fiabe italiane "trascritte in lingua dai vari dialetti" (1956). Postumi sono apparsi i tre racconti di Sotto il sole giaguaro e i testi di 5 delle sei conferenze che C. avrebbe dovuto tenere presso la Harvard Univ. nel 1985-86: Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio (1988). Nel 2012 è stato edito a cura di L. Baranelli e M. Barenghi il volume Sono nato in America. Interviste 1951-85. Tra le numerose iniziative organizzate nel 2023, centenario della nascita, occorre citare, oltre alla riedizione delle sue opere, la pubblicazione dei testi Il giardino di Italo di E.F. Carabba, Italo di B. Valli, Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore di D. Scarpa, Calvino di S. Perrella, Lo scoiattolo sulla Senna. L’avventura di Calvino a Parigi di F. Gambaro, Gli animali di Calvino. Storie dall’antropocene di S. Iovino e Le parole di Calvino a cura di M. Motolese; in concomitanza con l'anniversario sono state allestite anche le mostre Calvino cantafavole (Genova, Palazzo Ducale) e Favoloso Calvino (Roma, Scuderie del Quirinale), che ne ricostruiscono compiutamente il percorso umano e artistico.