Elemento chimico del gruppo delle terre rare, scoperto da J.-C. Marignac (1878): simbolo Yb, numero atomico 70, peso atomico 173,04; ne sono noti 7 isotopi. Il suo nome deriva dal nome della località di Ytterby, in Svezia, dove fu rinvenuto. In natura si trova in piccole quantità in quasi tutti i minerali contenenti ittrio. Si separa dalle altre terre rare, in miscela con il lutezio e con il tulio, per cristallizzazione frazionata dei bromati e viene isolato da queste miscele binarie per estrazione con amalgama di sodio. È un metallo di colore grigio argento che fonde a circa 820 °C, bolle a 1196 °C e ha una densità di 6,96 g/cm3; nei suoi composti si comporta principalmente da trivalente e, meno frequentemente, da bivalente.
I composti dell’i. bivalente sono di solito colorati in verde, quelli trivalenti sono di solito incolori; fra questi i più importanti sono l’ossido Yb2O3 (o itterbia); l’acetato Yb(CH3COO)3•4H2O; il cloruro YbCl3•6H2O; l’ossalato Yb2(C2O4)3•10H2O; il solfato Yb2(SO4)3, tutti solubili in acqua.
L’i. trova applicazione, al pari degli altri elementi delle terre rare, in siderurgia e in metallurgia; i sali e gli ossidi sono usati come catalizzatori.