Perlman, Itzhak
Violinista israeliano, nato a Tel Aviv il 31 agosto 1945. Colpito gravemente all'età di 4 anni dalla poliomielite - che lo ha privato dell'uso degli arti inferiori - P. ha intrapreso lo studio del violino nella sua città sotto la guida di R. Goldgart, esibendosi fin da giovanissimo in Israele in recital e con l'Orchestra della Radio israeliana. Nel 1958, su consiglio di I. Stern, si è trasferito negli Stati Uniti per proseguire gli studi musicali alla Juilliard School di New York con I. Galamian e D. Delay. Nel 1963 ha debuttato alla Carnegie Hall di New York; l'anno seguente ha vinto la prestigiosa Leventritt Memorial Competition, ottenendo immediati ingaggi con la New York Philharmonic Orchestra e con le altre principali orchestre statunitensi. Nel 1965 è tornato in Israele per una trionfale tournée, e nel 1968 ha debuttato in Europa con la London Symphony alla Royal Festival Hall. Dal 1987 P. ha intrapreso tournée in Polonia, Ungheria, Russia, Cina e India con la Israel Philharmonic Orchestra, invitata per la prima volta nei paesi dell'Europa dell'Est.
Accanto all'attività solistica P. si è dedicato con particolare attenzione alla musica da camera, collaborando regolarmente con artisti quali V. Ashkenazy, D. Barenboim, B. Canino, L. Harrel, I. Stern, Yo Yo Ma, P. Zukerman. Dal 1970 ha tenuto corsi di perfezionamento per il Meadowbrooks Festival e dal 1975 insegna presso il Brooklyn College. Il suo repertorio, incentrato soprattutto sul tardo Ottocento, è estremamente vasto, comprendendo opere da Bach e Beethoven fino a Bartók e Bernstein, ed è ampiamente documentato in registrazioni più volte premiate da Grammy Awards. La sua grande versatilità e un interesse verso ogni aspetto della sfera musicale lo hanno portato a esplorare anche tradizioni e ambiti culturali differenti, quali il jazz o la musica klezmer, e a presentare in prima assoluta i Concerti per violino e orchestra di E. Kim (1979) e R. Starer (1981).
P. unisce una tecnica altamente virtuosistica e un suono di grande limpidezza a un'innata musicalità, capace di modellare il fraseggio mettendo in luce anche i più piccoli dettagli della partitura. Dopo aver suonato per molti anni lo Stradivari 'Sinsheimer', ha acquistato nel 1986 lo Stradivari 'Le Soil' (1714), appartenuto a Y. Menuhin.
Bibl.: B. Schware, Great masters of the violin: from Corelli and Vivaldi, to Stern, Zuckerman and Perlman, New York 1983; C.H. Behrman, Fiddler to the world: the inspiring life of Itzhak Perlman, Whitehall (Va.) 1992.