Antropologo inglese (Londra 1919 - Cambridge 2015). Tra i maggiori antropologi del 20° sec., è autore di ricerche che possono essere distinte, senza discontinuità cronologica, in due fasi. La prima comprende una serie di monografie etnografiche e storiche relative alla ricerca sul campo nel Ghana, in particolare sull'organizzazione domestica, la discendenza, i riti mortuari, la successione negli uffici; nella seconda fase appare evidente l'intento di riportare l'antropologia culturale alle grandi visioni comparative della cultura umana che ispirarono studiosi come E. B. Tylor e G. Frazer, traendo vantaggio dalla vasta messe di ricerche sul campo. Tra le sue opere più importanti si ricordano The myth of the Bagre (1972), in cui ha trascritto il mito che i LoDagaa recitano nei riti iniziatici per trasmettere ai giovani il sapere sulla creazione e le concezioni cosmologiche, The domestication of the savage mind (1977; trad. it. 1981) e Capitalism and modernity: the great debate (2004; trad. it. 2005).
Nel 1940, chiamato alle armi, interruppe gli studi di letteratura alla Cambridge University. Prigioniero a Tobruk nel 1942, fu internato a Chieti e, dopo l'armistizio italiano, attraversò a piedi l'Abruzzo verso le linee degli alleati, ma venne catturato a Roma e inviato in Germania, dove fu liberato dagli Americani. Dalle vicende di quel periodo è nata la sua vocazione all'antropologia. Conseguita la laurea in letteratura nel 1946, si iscrisse ai corsi di antropologia sociale della Oxford University tenuti da E. E. Evans-Pritchard e M. Fortes. Avviò un'intensa ricerca sul campo tra i LoWiili e i LoDagaa del Ghana in ripetute missioni (1950-52, 1956-57, 1964-66). Assistente di Fortes al dipartimento di antropologia sociale alla Cambridge University, nel 1973 gli successe alla cattedra di antropologia sociale, che tenne fino al 1985. Dal 1986 fellow della British Academy.
Tra le sue pubblicazioni, oltre a quelle già citate: Death, property and the Africans (1962); Technology, tradition and the State in Africa (1971); Production and reproduction. Comparative study of the domestic domain (1976; trad. it. 1979); Cooking, cuisine and class (1982); The development of family and marriage in Europe (1983; trad. it. 1984); The interface between the written and the oral (1987); The culture of flowers (1993); The expansive moment. Anthropology in Britain and Africa 1918-1970 (1995); The East and the West (1996); L'homme, l'écriture et la mort. Entretiens avec Pierre-Emmanuel Dauzat (1996); Oltre i muri. La mia prigionia in Italia (1997); Food and love. A cultural history of East and West (1998; trad. it. 2012); The third bagre: a myth revisited (2002); Theft of history (2007; trad. it. 2008); The Eurasian miracle (2009; trad. it. 2012); Renaissances: the one or the many? (2010; trad. it. 2010).