JACKSONVILLE (A. T., 145-146)
Città situata nella parte nord-orientale della Florida (Stati Uniti), sul corso inferiore del St Johns River; fu fondata nel 1822. Ha clima tropicale, con abbondanti precipitazioni (mm. 1331, con massimi da maggio a ottobre). Capoluogo della contea di Duval, è il centro più popoloso dello stato: aveva 1045 ab. nel 1850, saliti a 28.429 nel 1900, a 57.699 nel 1910, a 91.558 nel 1920, a 129.549 nel 1930. In quell'anno i Bianchi nati da genitori indigeni erano il 53,2%; i nati da genitori stranieri il 6,2%; i nati all'estero il 3,4%; numeroso l'elemento di colore, che rappresenta il 37,2% della popolazione totale.
La città ha notevole importanza come centro industriale: i salariati da 1988 nel 1909 salirono a 6231 nel 1929 (massimo di 7168 nel 1919). Tra le industrie principali ricorderemo quelle dei fertilizzanti e del legname. Il centro ha grande importanza come porto fluviale, servito da un canale profondo in media 9 m. Il traffico complessivo si aggira sui due milioni di tonnellate: del commercio estero il principale articolo d'importazione è il petrolio, di esportazione i fertilizzanti e i prodotti del legname. La città sorge in un territorio di notevole importanza agricola ed è servita da numerose linee ferroviarie.
Storia. - Nei primi tempi il sito di Jacksonville era chiamato Cow Ford, dal nome indo-spagnolo Wacca Pilatka, a causa del guado del fiume, dove passava la strada da S. Agostino alla Georgia. I primi abitanti vi si stabilirono nel 1816. Sei anni dopo la città fu fondata da Andrew Jackson (v.), di cui ricevette il nome. Durante la guerra civile Jacksonville cadde nelle mani dell'esercito federale.
Bibl.: War Department ecc., The ports of Jacksonville, Fernandina ecc., Washington 1925; T. F. Davis, History of Jacksonville, Florida and vicinity, 1513 to 1924, 1926.