Compositore e direttore d'orchestra tedesco (Amburgo 1809 - Lipsia 1847). Figlio del banchiere Abramo (convertito al protestantesimo), visse dapprima a Berlino, dal 1811, poi (con frequentissimi viaggi in Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, ecc.) dal 1835 a Lipsia, direttore del Gewandhaus e del Conservatorio da lui fondato. Fecondissimo e spesso notevole compositore, fin da giovanissimo, scrisse circa 121 opere musicali e molte altre non numerate. Tra le principali, si ricordano le musiche di scena per il Sogno d'una notte di mezza estate, Atalia, Antigone, Edipo a Colono; le ouvertures La grotta di Fingal, op. 26, La bella Melusina, op. 32, ouverture detta delle Trombe, op. 101; 5 sinfonie (I, op. 11, II, con voci: Lobgesang, op. 53; III, Scozzese, op. 56; IV, Italiana, op. 90; V, detta della Riforma, op. 107); 2 concerti per pianoforte, op. 25 e 40, e 1 per violino, celeberrimo, op. 64; 2 oratorî, Paulus, op. 36, ed Elias, op. 70; 1 ottetto, quintetti, quartetti, trii, 1 sestetto e molte altre pagine da camera; Rondò capriccioso, Romanze senza parole, Variazioni, ecc. per pianoforte solo; preludî con fuga e 6 sonate per organo, Lieder, cori. M., cui pure fanno difetto, spesso, il forte senso drammatico, l'espressione pregnante, il vigore della sintesi, ha spirito essenzialmente lirico e ama distendersi nella tranquilla ed espressiva grazia del narratore; ma dove egli si concentri, non gli mancano accenti di intensità notevole (Lobgesang) o di grandiosità degna del soggetto (Paulus, Elias). Ingegno limpido e raffinato, delicatamente sensibile (si pensi all'aereo gioco dell'ouverture al Sogno d'una notte di mezza estate, composta a diciassette anni), superiormente colto, tecnicamente ferrato (si vedano le grandi pagine degli oratorî e quelle per organo), M. ebbe, come pochi, il dono della cantabilità suasiva, serena, arguta e tenera e bene gli si addice la formula di "classico tra i romantici" (di un classicismo derivato da Goethe, di un romanticismo esemplato soprattutto da Weber) in cui si rispecchia la caratteristica sua fusione tra il gusto personale e la spiritualità dell'ambiente. Ai suoi esordî come direttore d'orchestra si deve l'inizio di una rivalutazione di J. S. Bach, con la storica esecuzione antologica della Passione secondo Matteo (1929).