Pseudonimo del giornalista italiano Giulio Piccini (Volterra 1849 - Firenze 1915); per oltre trent'anni critico teatrale della Nazione di Firenze. Scrittore brillante, di un umorismo che si riallaccia in certo modo a quello di Collodi e di Yorick, pubblicò romanzi e biografie (specie di attori), rivelando in queste ultime una particolare attenzione all'arte dell'interprete.