Uomo politico haitiano (n. Douyon, Haiti, 1953). Ex sacerdote, tra i più decisi oppositori del dittatore J.-C. Duvalier, fu il primo presidente haitiano liberamente eletto (1990). Deposto e costretto all'esilio (1991), riassunse la presidenza nel 1994. Di nuovo eletto presidente (2001), nel 2004 dovette riprendere la via dell'esilio.
Salesiano dal 1981 e sacerdote dal 1982, sostenitore della teologia della liberazione, fu tra i principali oppositori del dittatore J.-C. Duvalier e delle giunte militari insediatesi dopo la caduta di quest'ultimo (1986); entrato in contrasto con la gerarchia ecclesiastica locale, nel 1988 fu dimesso dalla Congregazione salesiana. Candidato del Front national pour le changement et la démocratie, A. fu il primo presidente liberamente eletto nella storia di Haiti (dic. 1990). Insediatosi nel febbraio 1991, fu deposto e costretto all'esilio da un colpo di Stato militare nel settembre dello stesso anno. Riassunse la presidenza nell'ottobre 1994, dopo un intervento armato degli Stati Uniti sotto le insegne dell'ONU. Allo scadere del mandato (febbr. 1996), A. sostenne R. Préval, candidato dell'Organisation politique Lavalas (dal febbr. 1998 Organisation du peuple en lutte), con la quale tuttavia entrò ben presto in contrasto. Nel novembre 1996 formò un nuovo partito, Fanmi Lavalas, che negli anni seguenti fu accusato, anche dalle organizzazioni internazionali non governative, di brogli elettorali e di intimidazioni politiche. Nel novembre del 2000 fu eletto nuovamente presidente. Dopo un fallito tentativo di colpo di Stato nel dicembre 2001, il dilagare della rivolta armata capeggiata dai ribelli di Guy Philippe lo costrinse, nel febbraio 2004, ad abbandonare l'isola e a trovare esilio in Africa Meridionale.