Scrittore francese (Parigi 1884 - ivi 1947). Saggista, romanziere e autore drammatico, risentì l'influenza soprattutto di G. Sorel. La sua opera si fonda sulla dipendenza dell'arte dalla fede e sulla convinzione che il ringiovanimento spirituale, necessario per un desiderabile rinnovamento estetico e sociale, non può venire che dal popolo. Si dedicò anche allo studio dell'anima ebraica. Oltre al romanzo La nuit kurde (1925) e a due volumi di racconti (Lévy, 1912; Les chasses de Renaut, 1927), si ricordano tra le sue opere drammatiche: Carnaval est mort (1920), Le dernier empereur (1926), Forces du monde (1927) e tra i saggi: Naissance d'une culture (1936), L'avenir de la culture (1938).