JELAČIĆ de Bužim, Josip (Giuseppe) conte
Generale e patriota croato, nato a Petrovaradin il 16 ottobre 1801, morto a Zagabria il 19 maggio 1859. Entrò nella carriera militare austriaca nel 1819. Già prima della rivoluzione del 1848 aveva dato prova dei suoi sentimenti di lealismo verso gli Asburgo e di patriottismo croato in opposizione ai tentativi di magiarizzare la Croazia. L'imperatore Ferdinando I, all'indomani della rivoluzione di Vienna, lo promosse tenente generale e lo nominò bano (governatore) della Croazia (22 marzo 1848). Come tale J. vietò alle autorità del paese di obbedire a ordini non provenienti da lui e, nonostante l'opposizione ungherese, permise la riunione della dieta croata, la quale approvò un progetto, che non ebbe poi seguito, per la costituzione di un grande stato iugoslavo. Il governo ungherese dichiarò nulli i suoi provvedimenti, lo accusò di tradimento, gl'intimò di costituirsi a Budapest e mandò il conte Batthyani a Innsbruck presso Ferdinando I, il quale, data la situazione critica, dovette sconfessare il bano e sospenderlo dalle funzioni. Ma questo si giustificò e fu autorizzato a tornare a Zagabria, sia pure in veste soltanto ufficiosa. Quando la situazione generale fu migliorata, J. fu reintegrato in tutte le sue dignità (9 settembre) e passò la Drava alla testa di 40.000 uomini per assalire gli Ungheresi; respinto presso il lago Balaton, concluse una tregua e partecipò all'azione del generale Windischgrätz per sottomettere Vienna. Durante la campagna del 1848-49 combatté di nuovo con successo contro i magiari e, dopo la presa di Buda, fu nominato comandante in capo dell'armata meridionale; ma il 14 luglio 1849 fu battuto a Hegyes e ricacciato oltre il Danubio. Rimase fino alla morte bano della Croazia e dei Confini militari. Nel 1855 fu creato conte.