BERMÚDEZ, Jerónimo
Figura nella storia della letteratura spagnola per aver dato al teatro anteriore a Lope de Vega due tragedie di soggetto non classico. Di lui sappiamo soltanto che nacque in Galizia (è ignoto in quale paese) verso il 1530, che fu domenicano e maestro di teologia nella celebre università di Salamanca, che viaggiò in Francia, in Portogallo e in Africa, e che morì verso il 1599.
Sotto il nome di Antonio de Silva pubblicò nel 1577 le due tragedie col titolo Primeras tragedias españolas, Nise lastimosa y Nise laureada, doña Inés de Castro y Valladares, princesa de Portugal. In distici latini compose un poema Hesperoida, poi tradotto in castigliano (La Hesperodia), in onore del granduca d'Alba, intorno al quale scrisse El viaje del Gran duque de Alba don Fernando Alvarez de Toledo, desde Italia a Flandes, opera perduta. La Nise lastimosa è traduzione più che rimaneggiamento della famosa e bella tragedia polimetra, con i cori alla maniera greca, del portoghese Antonio Ferreira di Lisbona (1528-1569), Ignez de Castro, che ha per soggetto la pietosa storia della sposa dell'infante don Pedro, messa ingiustamente a morte dal padre di questo, re Alfonso IV, per i perfidi consigli dei tre cortigiani Coello, González e Pacheco. La Nise laureada è originale del Bermúdez, ma anche povera continuazione della Lastimosa, con la stessa varietà di metri e con i cori: rappresenta la fiera punizione che ai tre malvagi, facendo loro strappare il cuore dal petto, infligge don Pedro, successo al padre nel regno, e la macabra coronazione dello scheletro di Inés che l'innamorato marito vuole accanto a sé assisa sul trono a ricevere con lui l'omaggio dei sudditi. La leggenda fu poi ripresa e drammatizzata da Lope de Vega in Doña Inés de Castro e da Luis Vélez de Guevara in Reinar después de morir.