Conquistatore spagnolo (forse Granada 1503 circa - Mariquita, Nueva Granada, 1579). Capo di una spedizione lungo il Magdalena (1536), sottomise la popolazione locale di cultura chibcha e fondò la città di Santa Fe de Bogotá; nominato nel 1550 maresciallo della Nuova Granata e consigliere, nel 1569-71 condusse una spedizione, che non ebbe alcun esito, alla ricerca dell'Eldorado.
Si recò nell'attuale Colombia al seguito di Pedro Fernández de Lugo (1535) governatore di Santa Marta, e da questo fu posto a capo di una spedizione d'esplorazione lungo il f. Magdalena (1536). Alla ricerca dell'Eldorado, giunse (1537) sull'altopiano centrale della Colombia, sconfiggendo o mettendo in fuga gli Indiani chibcha. Poi (1538), vicino all'antica capitale chibcha, fondò Santa Fe de Bogotá, destinata ad essere la capitale della Nuova Granata. Ma sull'altopiano di Santa Fe giungevano poco dopo le spedizioni di N. Federmann e di S. M. Benalcázar. Per risolvere il conflitto sulla priorità della conquista, J. convinse i due rivali a recarsi con lui dapprima a Cartagena, poi in Spagna, ma non ottenne però alcun riconoscimento. Solo nel 1550, dopo lunghi anni trascorsi in Spagna, in Francia e in Italia, ottenne la nomina, esclusivamente onorifica, di maresciallo della Nuova Granata e consigliere. Ritornato nella Nuova Granata, fece valere la sua autorità contro gli abusi degli encomenderos; nel 1569-71 condusse una nuova spedizione, del tutto fallita, in cerca dell'Eldorado. Malato, si ritirò nella sua proprietà di La Suesca.
Tra le sue opere, molte delle quali sono andate perdute, sono da ricordare il Compendio historial, la Relación de la conquista del nuevo reino de Granada e la Relación sobre los conquistadores y encomenderos, di carattere prettamente storico, e inoltre Indicaciones para el buen gobierno, Colección de sermones para ser predicador en las festividades de Nuestra Señora.