Pittore, incisore e scrittore d'arte (Francoforte sul Meno 1606 - Norimberga 1688). Dopo gli anni di apprendistato della pittura e dell'incisione (a Norimberga e a Praga con E. Sadeler), viaggiò molto, dall'Inghilterra a Malta, fermandosi soprattutto nei Paesi Bassi (1625, 1637-45) e in Italia (1629-35); i numerosi artisti con i quali fu in contatto, da G. van Honthorst a Rubens, a Rembrandt, da N. Poussin a Cl. Lorrain, da V. de Boulogne a G. Reni, influirono sulla sua opera pittorica, molto apprezzata dai contemporanei (ritratti, figurazioni mitologiche e allegoriche nel Rijksmuseum di Amsterdam, nella Residenza di Monaco, ecc.). Il suo nome è legato alla prima opera storiografico-artistica tedesca (Teutsche Academie der edlen Bau-, Bild- und Mahlerey-Künste, 1675-79; ed. in lat. 1683), corredata da splendide incisioni; seppur le sue fonti (Vasari, van Mander, A. Bosse, C. Ridolfi, ecc.) traspaiano chiaramente, a volte fino al plagio, l'opera di S. presenta parti originali di grande interesse sui contemporanei e sui maestri più antichi tedeschi.