Scrittore tedesco (Meissen 1719 - Sorö, Danimarca, 1749), fratello di Johann Adolf. Studiò diritto e filosofia a Lipsia; dal 1748 fu professore all'accademia militare danese di Sorö. Fu la personalità più spiccata nell'ambito dei seguaci, poi ribelli, di Gottsched. Come teorico, precorrendo Lessing, introdusse per primo in Germania lo studio di Shakespeare (Vergleichung Shakespeares und Andreas Gryphs, 1741), e promosse un tentativo di riscatto del teatro tedesco dal modello francese, risalendo autonomamente alle norme dei classici (notevole il saggio Gedanken zur Aufnahme des dänischen Theaters, 1747). Creativamente si cimentò nei varî generi teatrali, con esiti progressivamente più felici. Nella tragedia, dopo il giovanile Die Geschwister in Taurien (1739), scolasticamente classicheggiante, e il volenteroso aggancio alla storia patria dello Hermann (1743), diede il meglio nel Canut (1746), valido nelle forti caratterizzazioni di personalità attinte dalla storia danese. Nella commedia passò da un'iniziale sudditanza ai modelli francesi (Geschäftiger Müssiggänger, 1741; Der Triumph der guten Frauen, 1746) alla compiutezza dell'atto unico in versi Die stumme Schönheit (1747), una vera preziosità di stile e di tono, capolavoro della scuola teatrale sassone fiorita prima di Lessing.