Teologo, filologo e letterato (Zurigo 1701 - ivi 1776). Prof. di ebraico (1731), poi (1745) di greco al Gymnasium di Zurigo, nelle sue opere teologiche (De principiis in examinanda et definienda religionis essentia, 1741) e storiche mostra un aperto influsso del razionalismo critico tedesco. Fu però un avversario deciso del deismo: e la sua polemica religiosa, contro la sistematica ortodossa da un lato, e contro la teologia "matematica" alla Wolf, è solo un aspetto di quella polemica culturale che egli condusse con J. J. Bodmer (Diskurse der Mahlern, 1721-23), contro la raison francese, impersonata da J. Ch. Gottsched, in nome dei diritti della fantasia e della libertà poetica (Kritische Dichtkunst, 1740).