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McDowell, John Henry

Dizionario di filosofia (2009)
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McDowell, John Henry


Filosofo inglese (n. Boksburg, Rep. Sudafricana, 1942). Allievo di Strawson, ha insegnato all’University College di Oxford per poi trasferirsi a Pittsburgh come prof. di filosofia. Si è occupato di filosofia antica (ha curato una traduzione e un commentario del Teeteto di Platone), di metafisica e di epistemologia, ma è noto soprattutto per i suoi scritti sulla filosofia della mente e del linguaggio. Influenzato dalla filosofia di Davidson, negli anni Settanta ha partecipato al progetto di sviluppare una teoria semantica del linguaggio naturale, pubblicando (in collab. con Evans) la raccolta di saggi Truth and meaning (1976). Fautore di una concezione esternistica della mente (secondo cui i contenuti di almeno alcuni stati mentali dipendono in parte dal mondo esterno o da fattori ambientali), ha fornito sulla scia di Evans una interpretazione della semantica di Frege basata sull’idea che i pensieri senza oggetto esulano dalla sfera del pensabile. Significativo è stato inoltre il suo contributo nel campo della filosofia morale, soprattutto nell’ambito dei dibattiti metaetici sulla natura delle ragioni morali e dell’obiettività morale. Negli sviluppi successivi del suo pensiero, che risentono fortemente dell’influsso di Rorty e Sellars, M. ha elaborato una concezione neokantiana della percezione, criticando l’idea che la nostra esperienza possa contenere rappresentazioni non concettualmente strutturate, contenuti ‘non concettuali’, e proponendo una prospettiva ‘naturalistica’ in cui le capacità mentali sono considerate il prodotto culturale di una «seconda natura» umana. Tra le sue opere più importanti si segnalano: Mind and world (1994; trad. it. Mente e mondo); Mind, value and real-ity (1998); Meaning, knowledge and reality (1998).

Vedi anche
Frege, Gottlob Frege ‹fréeġë›, Gottlob. - Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano grande impulso alle ricerche sui fondamenti della matematica. I lavori ... Carnap, Rudolf Carnap ‹kà-›, Rudolf. - Filosofo tedesco (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Mon ica, California, 1970). Dal 1909 al 1914 studiò matematica e fisica a Friburgo e Jena, dove seguì le lezioni di logica di G. Frege. Nel 1921 conseguì a Jena il dottorato in fisica con la dissertazione Der Raum. Dopo un lungo ... Wittgenstein, Ludwig Joseph Wittgenstein ‹vìtçënètain›, Ludwig Joseph. - Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; nel 1912 seguì a Cambridge i corsi di B. Russell. ... epistemologia Indagine critica intorno alla struttura logica e alla metodologia delle scienze. Il termine, coniato dal filosofo scozzese J.F. Ferrier, designa quella parte della gnoseologia che studia i fondamenti, la validità, i limiti della conoscenza scientifica ( episteme). Nei paesi anglosassoni il termine è ...
Tag
  • FILOSOFIA DELLA MENTE
  • FILOSOFIA MORALE
  • EPISTEMOLOGIA
  • NEOKANTIANA
  • METAFISICA
Vocabolario
henry
henry 〈hènri〉 s. m. [dal nome del fisico statunitense J. Henry (1797-1878)]. – In elettrologia, unità di misura SI (simbolo: H) del coefficiente di autoinduzione e mutua induzione: un circuito elettrico presenta autoinduttanza (o mutua...
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