Venn, John
Filosofo e logico inglese (Drypool, Yorkshire, 1834 - Cambridge 1923). Compì i suoi studi a Cambridge, dove poi (dal 1862) insegnò, rimanendovi per tutta la sua esistenza. Curato in varie parrocchie dopo aver preso gli ordini (1859), si allontanò successivamente dalla teologia sotto l’influenza dell’agnosticismo contemporaneo di Sidgwick, dedicandosi esclusivamente ai suoi studi logici e metodologici. Più tardi (1883) lasciò definitivamente la Chiesa divenendo nel contempo membro della Royal Society. In logica fu seguace di Boole, di cui espose il calcolo logico, difendendolo dalle critiche di S. Jevons; gli si deve soprattutto un’analisi dei vari tipi di proposizione aristotelica in termine di esclusione e inclusione di classi e l’introduzione di un metodo grafico per rappresentare queste relazioni che ebbe larga fortuna (sostenne inoltre la tesi per cui le proposizioni universali non implicano l’esistenza di elementi della classe cui si riferiscono, che può essere pertanto vuota). I diagrammi, o circoli, di V. (detti spesso diagrammi di Eulero-V.) sono costituiti da linee chiuse che delimitano porzioni di piano allo scopo di mostrare graficamente le condizioni di verità degli enunciati ovvero le operazioni dell’algebra di Boole con le rispettive proprietà. Per es., le relazioni di inclusione e le operazioni di intersezione tra gli insiemi R dei rettangoli, L dei rombi e Q dei quadrati, nell’universo P dei parallelogrammi, possono essere rappresentate graficamente come nella figura. Nel campo della teoria della probabilità V. propose un’interpretazione frequentistica. Nel campo dell’epistemologia sviluppò una sua teoria del metodo scientifico (The principles of empirical and inductive logic, 1889) largamente influenzata dalla «logica» di J.S. Mill anche se più criticamente consapevole dei suoi limiti e delle sue difficoltà. In tarda età si dedicò a interessi storico-eruditi, collaborando tra l’altro con il figlio alla stesura degli Alunni Cantabrigienses. Altre opere: The logic of chance (1866), Symbolic logic (1881).