Matematico inglese (Madura, India, 1806 - Londra 1871). Prof. nell'univ. di Londra dal 1828, pubblicò Elements of arithmetic (1830); The differential and integral calculus (1836-42) e molti altri trattati di matematica. Si occupò anche di storia della scienza, ma soprattutto notevole è la sua opera nel campo della logica (tra gli altri scritti: Formal logic or the calculus of inference, 1847). In questo campo acquistò notorietà soprattutto per la disputa con W. Hamilton circa la priorità dell'introduzione del concetto di quantificazione di un predicato. Sviluppò ampiamente la dottrina del sillogismo e la logica delle relazioni. Si occupò anche di induzione, teoria delle probabilità e dei paradossi logici (interessante a questo proposito A budget of paradoxes, post., 1915). Assertore di una conciliazione tra logica e matematica, la sua opera, insieme a quella di Boole e di Hamilton, getta i fondamenti per i successivi sviluppi della logica matematica moderna.