Metodologo delle scienze sociali e filosofo norvegese (n. Oslo 1940). È uno dei maggiori teorici, insieme con R. Boudon, del cosiddetto individualismo metodologico.
Prof. di scienze sociali alla Columbia University, si è laureato in filosofia all'Università di Oslo (1966) e ha poi conseguito il dottorato presso l'École normale supérieure di Parigi (1972). Inizialmente interessato alle dottrine marxiane, ha poi particolarmente approfondito la metodologia sociologica di orientamento individualistico. In tale prospettiva ha utilizzato intuizioni della tradizione hegelo-marxista (per es., il concetto di contraddizione dialettica) e ha soprattutto dedicato attenzione alla teoria della scelta razionale, sviluppandone versioni particolarmente adatte a una sociologia individualisticamente orientata. Di rilievo è il suo tentativo di fornire un'interpretazione della concezione marxiana del mutamento in chiave individualistica, secondo il modello di spiegazione storica e sociologica "a mano invisibile", ossia il modello per il quale i fenomeni macrosociali sono il risultato non intenzionale di azioni individuali intenzionali. Autore prolifico, E. ha inoltre dedicato attenzione ai limiti della razionalità e al comportamento irrazionale nonché alla filosofia politica, occupandosi di democrazia e giustizia
Tra le opere sono: Logic and society (1978); Ulysses and the Sirens. Studies in rationality and irrationality (1979; trad. it. 1983); Explaining technical change (1983); Making sense of Marx (1985); An introduction to Karl Marx (1988); The cement of society. A study of social order (1989; trad. it. 1995); Nuts and bolts for the social science (1989; trad. it. 1993); Solomonic judgements. Studies in the limitations of rationality (1989); Political psychology (1993); Strong feelings. Emotion, addiction, and human behavior (1999); Alchemies of mind. Rationality and emotions (1999); Ulysses unbound (2000); Closing the book: transitional justice in historical perspective (2004; trad. it. 2008); Explaining social behavior (2007); Agir contre soi (2007; trad. it. 2008); Alexis de Tocqueville, the first social scientist (2009).