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Vondel, Joost van den

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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemi didascalici, trovò nella drammaturgia, in specie quella classica, l'espressione più adatta ai suoi ideali di composta solennità, anche se per spirito e contenuto le sue opere sono d'ispirazione prevalentemente cristiana.

Vita e opere

Figlio di genitori anabattisti, fuggiti da Anversa a Colonia per sottrarsi alle persecuzioni religiose, dal 1597 visse ad Amsterdam, dove la madre lo associò giovanissimo

all'esercizio di un negozio di seterie che il padre aveva avviato e che egli continuò più tardi alla morte della madre, validamente coadiuvato dalla moglie, Maaiken van der Wolff, sposata nel 1610. Iniziò l'attività letteraria in una "camera di retorica", stringendo poi amicizia con i più noti umanisti (U. Grozio, P. C. Hooft) ed entrando a far parte del circolo di Muiden. Intensamente partecipe della vita sociale e culturale del suo tempo, si battè contro l'intolleranza dei predicatori e la dottrina calvinista della predestinazione (nei poemi satirici Roskam "Striglia", 1630; Harpoen "Arpione", 1630; Decretum horribile, 1631), esaltò le gesta della famiglia d'Orange, inneggiò alla potenza mercantile di Amsterdam (Inwydinge van 't Stadhuis t' Amsterdam "Inaugurazione del municipio di A.", 1632; Zeemagazijn "Magazzino del mare", 1658). Alla prima fase della sua copiosa produzione appartengono anche numerose liriche d'occasione, tra cui le elegie per la morte dei figli Constantjn e Saartje e della moglie (Kinderlyck "Corpicino", 1632; Uitvaert van mijn Dochterken "Esequie della mia figlioletta", 1633; Lijkklacht aan het Vrouwenkoor, over het verlies van mijn ega, Maria de Wolf "Lamento funebre per la perdita della mia consorte, Maria de Wolf", 1635), mirabili espressioni di un profondo senso religioso. Dopo la conversione al cattolicesimo (1641), scrisse alcuni poemi didascalici (Brieven der heilige Maeghden, Martelaressen "Lettere delle sante vergini, martiri", 1642, ispirate alle Heroides di Ovidio; Altaergeheitmenissen "I misteri dell'altare", 1645). Ma il genere letterario in cui V. più si riconobbe fu la drammaturgia. Il suo primo testo teatrale, Het Pascha ofte de Verlossinge Israels wt Egypten ("La Pasqua ovvero il riscatto di Israele dall'Egitto", 1612), reca l'impronta stilistica delle camere di retorica; in seguito V. subì l'influenza di G. du Bartas, per trovare poi ispirazione nei classici (Seneca, Sofocle, Euripide, di cui tradusse le opere). Tra i drammi, scritti in versi alessandrini e suddivisi in cinque atti intervallati dalle strofe liriche dei cori, sono da ricordare: Palamedes, oft Vermoorde Onnoozelheyd ("Palamede, ovvero l'innocenza assassinata", 1625); Gijsbrecht van Amstel (1637), dramma storico sulla distruzione di Amsterdam; Maeghden ("Le vergini", 1639), sul martirio di s. Orsola; Joseph in Dothan ("Giuseppe a Dothan", 1640), il più significativo di una trilogia biblica su Giuseppe; De Leeuwendalers ("Gli abitanti di Leeuwendaal", 1647), dramma pastorale ispirato all'Aminta di Tasso. In Lucifer (1654), l'arte drammatica di V. si esplicò con una grandiosa potenza, irradiata anche da Jephta oft Offerbelofte ("Jefta ovvero il voto sacrificale", 1659), Koning David in ballingschap ("Re David in esilio", 1660) e soprattutto da Adam in ballingschap ("Adamo in esilio", 1664).

Vedi anche
Paesi Bassi Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione nella lotta incessante per guadagnare terreno alle acque, ha forma grossolanamente quadrangolare: ... Amsterdam Città dei Paesi Bassi (1.131.690 ab. nel 2018), nella provincia dell’Olanda Settentrionale, situata sull’estremo tronco del fiume Amstel canalizzato. È capitale dei Paesi Bassi (l’Aia è la sede del governo e dei sovrani).  ● Parte integrante della grande conurbazione del Randstad Holland (➔), è tra i ... Jacob Cats Poeta olandese (Brouwershaven 1577 - Aia 1660); calvinista, autore di una vasta opera in rime, in cui espone con grande facilità versificatoria e con tendenza moralizzante una "filosofia pratica", usando spesso il genere degli emblemata, serie di incisioni accompagnate da brevi commenti in versi e prosa. ... Govaert Flinck Flinck ‹fliṅk›, Govaert. - Pittore olandese (Cleve 1615 - Amsterdam 1660). Seguace di Rembrandt, fu soprattutto valente ritrattista: famosi i ritratti del poeta J. van den Vondel e dell'ammiraglio M. de Ruyter. Dipinse anche quadri di soggetto biblico.
Categorie
  • BIOGRAFIE in Religioni
  • BIOGRAFIE in Teatro
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • CAMERA DI RETORICA
  • VERSI ALESSANDRINI
  • POEMI DIDASCALICI
  • PREDESTINAZIONE
  • PAESI BASSI
Altri risultati per Vondel, Joost van den
  • VONDEL, Joost van den
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Romana GUARNIERI Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il Vondel, che trascorse quasi tutta la sua vita ad Amsterdam, può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi. ...
Vocabolario
van¹
van1 van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
van²
van2 van2 〈vän〉 s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans 〈vän∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più 〈van〉). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2....
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