Generale (Limoges 1762 - Parigi 1833). Volontario nella guerra d'indipendenza nordamericana, si distinse poi nelle guerre della Rivoluzione, raggiungendo già nel 1793 il grado di generale; fu successivamente generale in capo dell'armata delle Ardenne, di quella del Nord, della Mosella, della Mosa (riportando la celebre vittoria di Fleurus, 1794) e del Danubio. Nel marzo 1797, rientrato in patria, fu eletto deputato all'Assemblea dei Cinquecento, della quale fu anche presidente; fece approvare la legge sulla coscrizione obbligatoria. Sebbene avesse disapprovato il colpo di stato di Bonaparte, divenne (1804) comandante in capo dell'armata d'Italia, maresciallo di Francia (1804), e in seguito governatore di Napoli (1806), capo di S. M. di re Giuseppe, prima a Napoli e quindi in Spagna (1808), dove diresse le operazioni militari contro Wellington; infine, generale supremo dell'armata del Reno durante i Cento giorni. Sotto la monarchia di luglio tenne per breve tempo il ministero degli Esteri. Scrisse, fra l'altro: Précis des opérations de l'armée du Danube (1799) e inoltre Mémoires pour servir à l'histoire de la campagne de 1796 (1819).