Architetto (Mobellán, Santander, 1530 circa - Madrid 1597). Architetto tra i più rappresentativi del Rinascimento spagnolo, nel 1563 iniziò a collaborare con Giovanni Battista da Toledo alla costruzione dell'Escorial, divenendo direttore del progetto alla morte di questi (1567); a lui si debbono inoltre i progetti dell'Alcázar di Toledo (1585) e la cattedrale, incompiuta, di Valladolid, iniziata nel 1589.
Dopo aver compiuto studi letterari a Valladolid, visse tre anni a Bruxelles, alla corte di Carlo V, dedicandosi allo studio dell'architettura e della matematica; nel 1553 partì per l'Italia con le truppe del Medinilla e qui combatté in Piemonte; alla morte di Carlo V passò al servizio di Filippo II. Incaricato di collaborare con Giovanni Battista da Toledo nella costruzione dell'Escorial (1563-84) egli ne fu il vero architetto, poiché G. Battista da Toledo lasciò compiuta solo la facciata sud. Fu H. che dette nuova preminenza, sul piano architettonico, alla chiesa, che eresse volutamente spoglia e severa, innestando sulla pianta quadrata di origine bramantesca l'elemento drammatico, d'ispirazione michelangiolesca, della cupola. La grande scalea, studiata su disegni italiani, fu il prototipo di ogni residenza europea per tre secoli. Contemporaneamente H. ebbe l'incarico di costruire altre residenze reali: nel 1571 dette i disegni per l'Alcázar di Toledo, compiuto nel 1585, che risente delle direttrici del Vignola nel palazzo Farnese di Caprarola; tra il 1593 e il 1598 fu realizzata, su suo progetto, la Lonja di Siviglia, classica interpretazione delle teorie architettoniche di Vitruvio. Non finì la cattedrale di Valladolid (iniziata nel 1589), complessa e severa fusione di pianta longitudinale e di schema centrale. Nel palazzo di Aranjuez, rimasto incompiuto nel 1586, motivi decorativi e rustici sembrano rompere la severità ispiratrice delle sue costruzioni. Fra le sue opere d'ingegneria, si ricorda il palladiano "ponte di Segovia", a nord di Madrid. Negli ultimi anni, gravemente malato, si dedicò soltanto a studi matematici e fu a capo dell'Accademia di matematica, fondata da Filippo II nel 1582.