Filosofo e uomo politico (Parigi 1805 - ivi 1895). Studioso della filosofia antica, professore al Collège de France, fu segretario del governo provvisorio durante la rivoluzione del 1848, ma dopo il colpo di stato del 2 dic. 1851 si ritirò a vita privata. Rientrato in politica nel 1869, si oppose, come deputato del dipartimento di Seine-et-Oise, alla dichiarazione di guerra alla Prussia. Seguì poi la politica del Thiers, che imitò anche nella conversione ai principî repubblicani. Fu quindi nominato senatore e (1880) vicepresidente del Senato. Tra il 1880 e il 1881 fu anche ministro degli Esteri. Notevoli le sue traduzioni in francese delle principali opere di Aristotele.