Neurologo francese (Plainpalais, Ginevra, 1849 - Parigi 1917); successore di J.-M. Charcot e di F. Raymond alla Salpêtrière. Autore di studî sull'anatomia clinica del sistema nervoso, sulle afasie e sulle psiconevrosi. Tra le sindromi nervose da lui descritte si ricordano la sindrome talamica, il tipo facio-scapolo-omerale della distrofia muscolare progressiva, la nevrite interstiziale ipertrofica, l'atrofia olivo-ponto-cerebellare detta atrofia di Déjerine. Le opere più notevoli sono: Anatomie des centres nerveux (1901), scritto in collaborazione con la moglie Auguste Klumpke; Les maladies de la moelle épinière, in collab. con A. Thomas (1907), e Les manifestations fonctionnelles des psychonévroses (1911); e, soprattutto, la Séméiologie des affections du système nerveux (1914).