Pseudonimo dello scrittore francese Louis Farigoule (Saint-Julien-Chapteuil, Alta Loira, 1885 - Parigi 1972). Professore di filosofia, poeta, commediografo di successo, romanziere; di fede socialista ed europeista fu anche autore di saggi, dal 1946 membro dell'Académie française. Giovanissimo, elaborò la teoria dell'unanimismo che ispirò gran parte della sua produzione letteraria, basata sull'intuizione che in ogni collettività vive un'anima unica, grazie alla quale gli individui entrano in comunicazione fra loro.
Dopo studi all'École normale supérieure insegnò filosofia nei licei. All'unanimismo come visione del mondo s'ispirano, oltre al Manuel de déification (1910), i suoi primi volumi di poesie (L'âme des hommes, 1904; La vie unanime, 1908; Un être en marche, 1910; Odes et prières, 1913) e di racconti (Le bourg régénéré, 1906; Mort de quelqu'un, 1911; Les copains, 1913). Come drammaturgo R. colse il suo maggiore successo sul versante comico, grazie anche alla mirabile interpretazione di L. Jouvet, con Knock ou le triomphe de la médecine (1923; trad. it. 1955), nel quale un intero paese, affascinato da un medico imbroglione, si convince di essere ammalato e si mette a letto. La stessa gaiezza si ritrova in altre commedie satiriche e farsesche, come Monsieur Le Trouhadec saisi par la débauche (1923) e Donogoo-Tonka (1930; trad. it. 1947); meno felici sono invece i tentativi drammatici "seri" (Cromedeyre-le-Vieil, 1920; Le dictateur, 1926; L'an Mil, 1947). Come romanziere, dopo la trilogia sull'amore Psyché (1922-29), R. si dedicò al romanzo-fiume Les hommes de bonne volonté (27 voll., 1932-46), ambizioso tentativo di descrivere la vita europea dal 1908 al 1933 attraverso una moltitudine di storie individuali; condotta con lucida intelligenza, l'opera appare tuttavia assai diseguale. Oltre ai romanzi successivi (Le moulin et l'hospice, 1949; Une femme singulière, 1957; Un grand honnête homme, 1961) e alle altre raccolte di versi (L'homme blanc, 1937; Maisons, 1954), è da ricordare l'intensa attività saggistica di R. (Problèmes de l'Europe, 1933; Salsette découvre l'Amérique, 1942; Pour raison garder, 3 voll., 1960-67; Marc-Aurèle ou l'empereur de bonne volonté, 1968), nella quale trovarono espressione la sua fede socialista e le sue convinzioni antinazionalistiche ed europeistiche. Tra gli scritti a carattere autobiografico si ricordano: Confidences d'un auteur dramatique (1953); Souvenirs et confidences d'un écrivain (1958); Ai-je fait ce que j'ai voulu? (1964); Amitiés et rencontres (1970).