Hartwig, Julia
Hartwig, Julia. – Poetessa e traduttrice polacca (n. Lublino 1921). Dal 1947, grazie a una borsa di studio, resta tre anni a Parigi dove vive un’esperienza culturale decisiva. Dal francese, infatti, ha tradotto negli anni buona parte dei maggiori poeti del Novecento, ha dedicato inoltre studi critici ad Apollinaire (1961) e Gérard de Nerval (1973) e infine, nel 2006, ha pubblicato un libro di saggi, memorie, poesie e traduzioni ispirati alla Francia, Podziękowanie za gościnę («Un ringraziamento per l’ospitalità»). Fa il suo esordio in poesia fin dal 1944 col volume Pożegnania («Gli addii»). Nel 1954 sposa lo scrittore e traduttore Artur Międzyrzecki, con il quale scrive drammi, libri per l’infanzia e racconti, e nel 1970 si reca negli Stati Uniti, dove risiederanno alcuni anni: frutto di questa seconda, importante esperienza sono altre numerose traduzioni di poeti – fra i quali Moore, Stein, Ginsberg, Sexton, Plath, Poe, Whitman – raccolte in Opiewam nowoczesnego człowieka (1992; «Canto l’uomo moderno») e il volume poetico Wiersze amerykańskie (2002; «Poesie americane»). Nel suo tipico alternare versi, poemi in prosa e appunti di rapida, prodigiosa intensità, come nei volumi Błyski (2002) e Zwierzenia i błyski (2004, trad. it. di entrambi in Lampi, 2008), la sua arte poetica va affinandosi e rilanciandosi all’inizio del nuovo secolo. Vince diversi premi internazionali e viene tradotta in molte lingue, fra le quali quella italiana nella scelta antologica Sotto quest’isola (2007). Sempre più lontana da ogni avanguardismo novecentesco pubblica ancora diversi volumi di versi, fra i quali Bez pożegnania (2004, «Senza commiato») e To wróci (2007; «Ritorna»).