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CZERNY, Karl

di Luigi Perracchio - Enciclopedia Italiana (1931)
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CZERNY, Karl

Luigi Perracchio

Compositore, nato a Vienna il 20 febbraio 1791, morto ivi il 15 luglio 1857. Suo padre, Wenzel Cz., eccellente pianista e insegnante, fu il suo primo maestro: il giovane fece così rapidi progressi e dimostrò una così precoce attitudine all'insegnamento che, poco più che decenne, era assai ricercato per le sue lezioni. Dal 1801 al 1803 fu scolaro di Beethoven, sull'arte e sulle esecuzioni del quale ha lasciato notizie di grande importanza (lascito Otto Jahn alla biblioteca di Berlino). La produzione del Cz. comprende più 1000 numeri d'opera: sonate, messe, composizioni orchestrali e da camera. Il maggior numero però è costituito dagli studî per pianoforte. In questo campo C. è tuttora insuperato: non solo egli ha trattato, si può dire, tutti i problemi della tecnica pianistica: dal legato allo staccato, dalla velocità al tocco, dalla polifonia alle ottave, dalle note doppie alla tecnica della mano sinistra, ma li ha trattati con tale sicurezza, competenza e modernità d'intendimenti che ancora oggi la sua scuola è la più completa e la più utile. Le sue più note raccolte di studî sono: L'arte di render agili le dita, op. 740, La scuola della velocità, op. 299, 40 studî, op. 337, La scuola dei virtuosi, op. 365, La scuola del legato e dello staccato, op. 335, La scuola dello stile fugato, op. 400, La scuola della mano sinistra, op. 399, La scuola degli abbellimenti, op. 355, L'arte dell'interpretazione nell'antica e nuova letteratura pianistica, op. 500. Esiste un catalogo delle sue opere fra l'i e la 798. Si è pubblicata a Londra una raccolta quasi completa dei suoi studî: Complete theoretical and practical Pianoforte School. Un saggio di C. sulla storia della musica è pubblicato in traduzione italiana (Milano 1854)

Vedi anche
Schubert, Franz Peter Musicista (Lichtenthal, Vienna, 1797 - Vienna 1828). Figlio di un maestro elementare, a otto anni iniziò lo studio del violino; a undici era in grado di suonare speditamente il violino e la viola, il pianoforte e l'organo, e di comporre canzoni e pezzi strumentali. Nel 1808 entrò nel coro della cappella ... Ludwig van Beethoven Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e delle sue dolorose vicende esistenziali viene in primo piano. Con il suo lavoro, inoltre, la nuova coscienza ... Muzio Clemènti Musicista (Roma 1752 - Evesham, Worcestershire, 1832). Studiò con G. Carpani e varî altri maestri; quattordicenne interessò per la sua abilità di cembalista Sir Peter Beckford che lo condusse in Inghilterra. Dopo sette anni di autodidattica si presentò in un concerto londinese quale pianista e compositore, ... sonata In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi nel corso dei secoli, articolata in uno o più movimenti a carattere contrastante. Il termine s. comparve nel Cinquecento a indicare un brano strumentale ‘da sonare’ anziché ‘da cantare’. All’inizio del 17° sec. si distinsero la s. a tre, di ...
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Altri risultati per CZERNY, Karl
  • Czerny, Karl
    Enciclopedia on line
    Musicista (Vienna 1791 - ivi 1857). Studiò il pianoforte col padre, Venceslao, e la composizione con Beethoven. Fu grandissimo didatta d'arte pianistica, e ancora oggi la scuola del pianoforte si fonda sui suoi metodi, studî, esercizî. Suoi allievi furono, tra gli altri, F. Liszt e S. Thalberg.
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