EBERT, Karl Egon von
Poeta austriaco, nato a Praga il 5 giugno 1801, morto il 24 ottobre 1882. Archivista e bibliotecario del principe Fürstenberg a Donaueschingen fino al 1833, trascorse poi una quieta esistenza d'impiegato e poeta in Praga, come amministratore dei vasti feudi che il principe possedeva in Boemia. Autore drammatico (Bretislav und Jutta, 1829, ed. 1834), poeta epico (Wlasta, 1829; Eine Magyarenfrau, poemetto, 1864), lirico (Gedichte, 1824 e 1845), moralista (Fromme Gedanken eines weltlichen Mannes, 1860), raggiunse a suo tempo una notevole popolarità con alcuni racconti idillici (Das Kloster, 1833; Wald und Liebe, 1874) e soprattutto con le sue ballate. Ne trasse la materia, come per il resto della sua opera, principalmente dalla storia e dalle leggende della Boemia; singole ballate svolgono anche leggende germaniche, e il tono è per lo più quello vago, dolcemente malinconico di Uhland. Piacquero anche al Goethe, il quale, nelle conversazioni con Eckermann, ne fa benevolo giudizio.
Opere: Poetische Werke, voll. 7, Praga 1877; Blütenlese aus seinen Dichtungen, ed. A. Haun(en, Praga 1901.
Bibl.: A. Hauffen, in Sudetendeutsche Lebensbilder, I (1920).