Anatomopatologo (Königgrätz 1804 - Vienna 1878). Studiò medicina a Praga, dove svolse (1822-24) il triennio propedeutico in filosofia ed entrò in rapporto con il filosofo e matematico B. Bolzano, e a Vienna, dove completò gli studî (1824-28) e rimase poi fino alla morte. Prosettore degli ospedali riuniti di Vienna e dal 1932 prof. straordinario di anatomia patologica in quella università, poté valersi della convergenza di tutti gli ospedali in un unico servizio autoptico per un'analisi completa delle lesioni anatomiche provocate dalle diverse malattie, che espose nel Handbuch der patologischen Anatomie (3 voll., 1842-46), poi rielaborato (1855-61) dando spazio alle nuove vedute biochimiche sulle flogosi e le essudazioni. Nel 1844 fu nominato prof. ordinario di anatomia patologica, materia resa obbligatoria per gli studenti di medicina. Fu chiamato da R. Virchow "Linneo dell'anatomia patologica" per l'accuratezza dell'attività descrittiva e classificatoria. Studioso di larghe vedute teoriche, acquisite attraverso lo studio di Kant e Schopenauer, giunse a impostare una biosociologia di tono pessimistico nella memoria Die Solidarität alles Thierlebens (1869).