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KARMAN

di Ferdinando BELLONI-FILIPPI - Enciclopedia Italiana (1933)
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KARMAN

Ferdinando BELLONI-FILIPPI

. Vocabolo significante in sanscrito "azione" e, nel Rgveda, "cerimonia sacrificale", l'azione per eccellenza; esso passò poi a significare l'effetto del karman, il merito religioso che ogni sacrificio produce e che, presto o tardi, matura in ricompensa oltretomba. Nella Bṛhadāraṇyakopaniṣat, III, 2, 13; IV, 4, 5, il karman è distinto in buono (puṇya) e cattivo (pāpa), e riconosciuto causa della nuova forma d'esistenza che ognuno, dopo morte, assume in premio o pena della sua condotta. Secondo questa dottrina, l'azione umana, oltre all'effetto naturale, ne ha uno soprannaturale nel karman, forza trascendente, che tiene la psiche prigioniera del saṃsāra fino alla liberazione. Quando sottentra la concezione di un sostrato della personalità, che è l'anima individuale, il karman si concepisce come un'affezione dell'anima, alla quale il merito e il demerito si attaccano (in vario modo secondo i varî sistemi) perché essa goda o soffra il premio o la pena. I jaina e i buddhisti, professando l'ateismo, credono che il karman compia automaticamente la retribuzione dell'opera, mentre i naiyāyika, in base all'obiezione che il karman è inanimato e quindi incapace di esser guida a sé medesimo, gli dànno come supremo moderatore Dio.

Bibl.: E. W. Hopkins, Modifications of the karma doctrine, in Journal of the R. Asiatic Society, 1906, pp. 581-93; 1907, pp. 665-72; L. Suali, Introd. allo studio della filos. indiana, Pavia 1913, p. 184; Encyclop. of Religion a. Ethics, VII (1914), p. 673 segg.; H. Jacobi, Die Entwicklung der Gottesidee bei den Indern, Bonn e Lipsia 1923, pp. 9, 17 segg., 52 segg., 72 segg.; L. de la Vallée Poussin, La morale bouddhique, Parigi 1927, capitoli IV-VII.

Vedi anche
saṃsāra saṃsāra La trasmigrazione delle anime o metempsicosi indiana. È una dottrina che si manifesta verso la fine dell’età vedica e che rimane poi costantemente legata a tutti gli sviluppi del pensiero religioso e filosofico dell’India sino ai giorni nostri. Con essa è strettamente congiunta la concezione ... Sāṃkhya Sāṃkhya Uno dei 6 sistemi filosofici cosiddetti ortodossi dell’India, cui si collega tradizionalmente il sistema Yoga. Deve essere annoverato fra i più antichi, sebbene la trattazione sistematica pervenuta, cioè la Sāṃkhyakārikā («Succinta esposizione metrica del Sāṃkhya»), legata al nome di Īśvarakṛṣia, ... yoga Disciplina psico-fisiologica indiana basata su una vasta gamma di tecniche ascetiche. Lo yoga cosiddetto classico costituì uno dei sistemi filosofici indiani, strettamente collegato al Sāṃkhya (➔); tuttavia, proprio per la sua natura tecnica, esso è piuttosto un supporto per i vari sistemi filosofici, ... brahmanesimo Fase di sviluppo della storia religiosa dell’India, iniziata nel 2° millennio a.C. e durata fino alla metà del 1° d.C., in cui l’elemento culturale predominante è dato dalla religiosità e dalla speculazione, mentre l’istituzione dell’ordinamento castale assicura la supremazia dei sacerdoti ( brahmani). ...
Altri risultati per KARMAN
  • karma
    Enciclopedia on line
    (o karman) Nella terminologia religiosa e filosofica indiana, il frutto delle azioni compiute da ogni vivente. Esso determina una diversa rinascita nella scala degli esseri, e gioie o dolori durante il corso della vita seguente.
  • karma (o karman)
    Dizionario di filosofia (2009)
    karma (o karman, rispettivamente nominativo e puro tema dello stesso termine sanscrito) In ambito rituale, il termine indica l’azione rituale, ossia il sacrificio inteso come «azione» per eccellenza. La via di salvezza consistente nell’osservanza delle norme rituali e nell’esecuzione dei sacrifici ...
Vocabolario
karma
karma (o kàrman) s. m. [dal sanscr. karma, karman, indost. karm], invar. – Termine che, nella religione e filosofia indiana, indica il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, che influisce sia sulla diversità della rinascita nella...
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