(o Kathmandu) Città capitale del Nepal (1.329.732 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana). Sorge a 1302 m s.l.m. sul versante meridionale dell’Himalaya, alla congiunzione di vari corsi d’acqua nel fiume sacro Bagmati. Consta di tre nuclei e l’agglomerato urbano, esteso a N del Bagmati, ha le caratteristiche del centro di strada, all’incrocio di numerose vie carovaniere. K. ha acquistato importanza proprio per la sua posizione sulla strada che sale da Patna verso il Tibet. Centro politico, culturale e religioso del paese e fiorente mercato agricolo di una fertile vallata, è anche sede di industrie idroelettriche, alimentari, tessili, delle calzature, del tabacco e del cemento. Molto attivo il turismo.
Fondata secondo la leggenda nel 723 circa, fu dapprima il centro di un piccolo regno per la dinastia dei Malla, e poi indipendente dal 1480; dal 1768 passò in possesso dei sovrani del Nepal. Le testimonianze epigrafiche documentano l’esistenza, nella parte nord-orientale della città, del Mānagṛha, la residenza del re Lichchhavi Manadeva (464-505), e del Kailāsakūṭāvana, residenza di Amshuvarman, che regnò autonomamente tra il 605 e il 621.