Kline, Kevin
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a St. Louis (Missouri) il 24 ottobre 1947. Affascinante, duttile, estroverso, grazie alla prestanza fisica e alla brillante recitazione, frutto della giovanile esperienza teatrale, si è imposto con il suo primo film, Sophie's choice (1982; La scelta di Sophie) di Alan J. Pakula, conquistando il favore del pubblico internazionale e l'attenzione dei nuovi registi statunitensi come Lawrence Kasdan, di cui è divenuto l'attore prediletto. Nel 1989 ha vinto l'Oscar come miglior attore non protagonista per A fish called Wanda (1988; Un pesce di nome Wanda) di Charles Crichton.
Cominciò ad apparire sul palcoscenico durante gli studi (prima di musica e poi di drammaturgia) compiuti presso l'Indiana University a Bloomington e, dopo aver conseguito la laurea, si trasferì a New York per frequentare la Julliard School. Raccolse i primi consensi come attore shakespeariano (dal 1972 fu in tournée con un vasto repertorio), quindi partecipò con successo alla soap opera televisiva Search for tomorrow (1977), e vinse due Tony Award per i ruoli sostenuti nei musical On the twentieth century (1978) e The pirates of Penzance (1981); in particolare, di quest'ultimo è stato protagonista nella versione cinematografica diretta nel 1983 da Wilford Leach. Nel 1982 esordì nel cinema recitando al fianco di Meryl Streep in Sophie's choice nel ruolo di un giovane ricco di talento ma psicologicamente disturbato. La capacità di coinvolgimento mostrata nell'interpretare un personaggio così complesso, esuberante e insieme autodistruttivo, attirò l'interesse di Kasdan, che l'anno successivo lo scelse per The big chill (1983; Il grande freddo), film generazionale sui temi della solitudine e della mancanza di identità. Per lo stesso regista ha poi interpretato il western Silverado (1985) e quindi, in ruoli molto diversi tra loro, la commedia nera I love you to death (1990; Ti amerò… fino ad ammazzarti), in cui impersona un marito fedifrago alle prese con la moglie che lo vuole eliminare, Grand Canyon (1991; Grand Canyon ‒ Il cuore della città), spaccato della borghesia di Los Angeles dove tratteggia la figura di un professionista alla ricerca di un equilibrio interiore, e infine la commedia brillante French kiss (1995), in cui è uno sfacciato, disincantato, ma al tempo stesso romantico ladro francese. La disinvoltura con cui ha saputo muoversi sia in parti drammatiche sia nella commedia brillante o demenziale si è rivelata del resto un tratto caratteristico della sua personalità artistica: dopo essere stato un giornalista impegnato nella lotta contro l'apartheid nel drammatico Cry freedom (1987; Grido di libertà) di Richard Attenborough, ha offerto l'ottima interpretazione, accanto ad alcuni componenti del gruppo Monty Python, di un simpatico furfante nella commedia surreale A fish called Wanda, consolidando poi la popolarità con il parodistico Soapdish (1991; Bolle di sapone) di Michael Hoffman e con il thriller Consenting adults (1992; Giochi d'adulti) di Pakula. Ha quindi impersonato in Chaplin (1992; Charlot) di Attenborough il grande attore del muto Douglas Fairbanks, che K. per alcuni versi ricorda. Si è inoltre esibito nel doppio ruolo del 44° presidente degli Stati Uniti e di un suo sosia nella garbata commedia Dave (1993; Dave ‒ Presidente per un giorno) di Ivan Reitman e in quello del presidente U.S. Grant e di un investigatore-inventore in Wild wild West (1999) di Barry Sonnenfeld, bislacca commedia storico-fantastica in costume. Ma del suo virtuosismo mimetico e recitativo ha dato una prova smagliante soprattutto in In & out (1997), una commedia farsesca di Frank Oz, in cui rende perfettamente il personaggio del mite e integerrimo professore che alla fine rivendica con entusiasmo la propria omosessualità. Di tutt'altro tono la sua apparizione in The ice storm (1997; Tempesta di ghiaccio) di Ang Lee, film drammatico sulla solitudine di una coppia, ambientato nel Connecticut degli anni Settanta. Ha poi interpretato un architetto in fin di vita che sogna di costruire una casa sulla scogliera in Life is a house (2001; L'ultimo sogno) di Irving Winkler.