Città capitale della Repubblica Democratica del Congo (fino al 1966 Léopoldville; 13.171.256 ab. nel 2017 considerando l’intera agglomerazione urbana), situata sulla riva meridionale del Malebo Pool, all’inizio del tronco inferiore del fiume Congo. Il nome di K. spetta propriamente a uno dei 4 quartieri principali dell’agglomerato urbano, ma nel 1966 è passato a designare l’intera città.
Fondata nel 1881 da E. Stanley, la città contava appena 16.700 ab. nel 1923, ma si sviluppò rapidamente a partire dal 1927, anno in cui vi fu trasferita la capitale da Boma. Diventata un importante centro industriale, con industrie meccaniche, tessili, alimentari, metallurgiche, della gomma, del legno e del cuoio, K. è fra le città africane che hanno registrato la più intensa crescita demografica. K. è unita per ferrovia al porto di Matadi ed è testa di linea dei servizi fluviali sul Congo e suoi affluenti. Dal 1966 è sede di arcivescovado cattolico.
La parte settentrionale della città, un tempo abitata prevalentemente da Belgi, si articola in vari settori: Kalina, il quartiere amministrativo; Kintambo, quartiere soprattutto residenziale; Kinshasa, il quartiere industriale e commerciale, con il porto e la stazione principale. A S si estende invece il settore che era stato edificato per gli indigeni, con pianta a scacchiera. Le sterminate e disorganiche periferie spontanee che cingono K. verso S ed E accolgono, con ogni probabilità, un numero di abitanti maggiore di quello registrato ufficialmente e presentano seri problemi di approvvigionamento idrico, alimentare e di offerta di lavoro. Anche la città ufficiale ha subito nel tempo un intenso processo di degrado delle strutture urbanistiche ed economiche.