(o kivi)
Uccelli struzioniformi appartenenti alla famiglia Apterigidi, endemica della Nuova Zelanda, che comprende il solo genere Apteryx con 4 specie: A. australis (fig. 1), o k. striato, A. rowi o k. bruno, A. owenii, o k. maculato minore, e A. haastii o k. maculato maggiore. Lunghi da 35 a 65 cm, hanno tronco tozzo, testa piccola e lungo becco sottile, leggermente ricurvo verso il basso, che introducono nel terreno per cercare il cibo (invertebrati, in genere vermi). Alla base del becco si trovano lunghe setole con funzione tattile. Le zampe sono corte e robuste, da camminatore e corridore, le ali ridotte, quasi invisibili. Il mantello, di colore marrone scuro, è composto da penne simili a peli, di lunghezza quasi uniforme in tutto il corpo, con barbe appuntite e cascanti. Vivono isolati, in coppie o in piccoli gruppi, frequentano le regioni boscose e possono raggiungere i 2000 m di altitudine.
Frutto della pianta Actinidia chinensis (fig. 2), della famiglia Actinidiacee. Ha foglie cuoriformi verde scuro, è rampicante e può raggiungere 8-10 m di altezza. I frutti ovoidali, sono ricoperti di peluria marrone, hanno polpa verde di gradevole sapore acidulo e sono ricchi di vitamina C.
La pianta, originaria della Cina, è coltivata in vari altri paesi, tra cui l’Italia che è il maggiore produttore mondiale con 480.000 t l’anno, avendo soppiantato la Nuova Zelanda (280.000 t), la cui produzione ha subito pesanti contraccolpi in conseguenza del verificarsi di anomalie climatiche. Tra le regioni italiane prevalgono, per quantità prodotta, il Lazio, il Piemonte e l’Emilia-Romagna.