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Faldbakken, Knut

Enciclopedia on line
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Scrittore norvegese (n. Hamar 1941). Dotato di una straordinaria abilità narrativa, ha privilegiato temi scabrosi e attuali, come in Adams dagbok ("Il diario di Adam", 1978), probabilmente il suo capolavoro.

Vita

Nel 1965 si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a scrivere, e ha trascorso un decennio in diversi paesi europei prima di fare ritorno definitivamente in patria. Attivo anche come critico e giornalista, è stato redattore (1975-80) di Vinduet ("La finestra"), una delle principali riviste letterarie norvegesi.

Opere

Ha esordito con il romanzo Den grå regnbuen ("L'arcobaleno grigio", 1967), segnalandosi con il successivo Sin mors hus ("La casa della madre", 1969), in cui affronta il tema dell'incesto. Nelle sue opere ha spaziato dai moduli del realismo psicologico (Maude danser "Maude balla", 1971) all'epopea fantascientifica (Uår "Anni grami", 2 voll., 1974-76) e ha trattato con spirito provocatorio argomenti scabrosi: Insektsommer ("Estate di insetti", 1972), sulle problematiche legate alla pubertà; Adams dagbok ("Il diario di Adam", 1978), in cui F. dimostra appieno le sue capacità letterarie come critico della società moderna; Bryllupsreisen (1982; trad. it. Luna di miele, 2001), sui ruoli sessuali; Bad boy (1988), disamina del ruolo e del comportamento maschile; Evig din ("Eternamente tuo", 1990), che mette in discussione i tradizionali rapporti uomo-donna; infine Exsil ("Esilio", 1997), incentrato ancora sul ruolo dell'uomo e sulla sua ricerca di identità, e Alt hva hjertet begjærer ("Tutto ciò che il cuore desidera", 1999). F. è inoltre autore di testi teatrali e sceneggiature cinematografiche, nonché di romanzi storici quali Veien ("La strada", 1991) e Til verdens ende ("Fino alla fine del mondo", 1992), sulla scoperta dell'America narrata dal punto di vista di uno dei marinai di Cristoforo Colombo. Ha scritto ancora: Eksil (1997); Alle elsker en hodeløs kvinne ("Tutti amano una donna senza testa", 2002); Turneren ("Ginnasti", 2004); Nattefrost ("Gelo della notte", 2006); Tyvene (2007).

Vedi anche
ruolo scienze sociali Il comportamento dell’individuo nella società in cui vive, in relazione alla posizione che vi occupa. È una categoria concettuale che media fra il livello della società e quello dell’individuo, e quindi fra la sociologia e la psicologia, e denota generalmente le aspettative di comportamento ... critica Complesso delle indagini volte a conoscere e valutare, sulla base di teorie e metodologie diverse, i vari elementi che consentono la formulazione di giudizi su un’opera d’arte. Il concetto di critica letteraria e artistica in genere, anticipato isolatamente da G. Vico, ha il suo pieno e proprio sviluppo ... maschio biologia Negli organismi a sessi separati, si definisce maschio, e si indica con il simbolo ♂, l’individuo che produce i gameti maschili destinati a fecondare i gameti femminili in vista della riproduzione. In molti animali il maschio è differente dalla femmina per vari caratteri somatici, fisiologici, ... romanzo In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia romanzo, quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono.
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Vocabolario
knut
knut s. m., russo [dall’ant. nord. knútr, ant. sved. knuter «nocchio, nodo», in origine quindi «frusta nodosa»]. – Strumento di tortura e di punizione usato in Russia dai tempi più antichi sino alla metà del sec. 19°: consisteva in una...
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