WICKSELL, Knut
Economista svedese, nato a Stoccolma il 20 dicembre 1851, morto a Stocksund (Stoccolma) il 3 maggio 1926. Laureatosi in filosofia e matematica a Upsala, studiò quindi economia in Inghilterra, Germania, Austria e Francia e questa materia insegnò all'università di Lund dal 1900 al 1916.
Seguace di L. Walras e di E. Böhm-Bawerk, fu uno dei principali rappresentanti della scuola marginalistica e con le sue acute analisi influì grandemente sullo sviluppo della scienza economica, specie nel campo monetario e creditizio, e poi, indirettamente, sulla politica monetaria europea. Significativi soprattutto i suoi contributi, circa l'influenza della misura dell'interesse sulla produzione e sui prezzi e circa la dipendenza della stabilità del valore della moneta dalla politica di sconto degl'istituti d'emissione. Tra le sue opere ricordiamo: Über Wert, Kapital und Rente nach den neueren nationalökonomischen T(heorien (Jena 1893, rist. dalla London School of ec. and polit. sc., Londra 1933); Geldzins und Güterpreise. Eine Studie über die den Tauschwert des Geldes bestimmenden Ursachen (Jena 1898), e soprattutto: Föreläsningar i nationalekonomi (voll. 2, Lund 1901-1906, 3ª ed., 1928-1929; trad. ted. di M. Langfeldtas, Jena 1913-1922).
Bibl.: E. Sommarin, Das Lebenswerk v. K. W., in Zeitschr. f. Nationalök, II (1930-31); R. Ohlin, K. W., in Ec. Journ., XXVI (1926); J. Schumpeter, in Archiv f. Sozialwiss. u. Sozialpol., LVIII (1927).