Filosofo (Eisenberg, Turingia, 1781 - Monaco di Baviera 1832); studiò filosofia a Jena, dove poi fu libero docente. Pur non essendo una personalità di spicco dell'idealismo romantico, la sua figura è degna di interesse. La sua filosofia è principalmente una dottrina dell'essenza (Wesenlehre), cioè della realtà assoluta e divina, concepita come conoscibile attraverso due processi teoretici, uno soggettivo e analitico, ascendente all'assoluto, l'altro obbiettivo e sintetico, discendente dall'assoluto. Caratteristica di K. è l'astrusità della sua terminologia, da lui creata per costruire una lingua filosofica prettamente tedesca. Tra le opere: Vorlesungen über das System der Philosophie (1828) e Vorlesungen über die Grundwahrheiten der Wissenschaft (1829).