KREMS
(ted. Krems an der Donau; Cremisa, Chremisia, Cremasa nei docc. medievali)
Cittadina dell'Austria Inferiore, posta alla quota di m. 195 sulla riva sinistra del Danubio, alla sua uscita dalla stretta di Wachau e alla confluenza con il fiume Krems. K. dal 1938 forma un'unità amministrativa con la sottostante cittadina di Stein, con la quale era stata già unita dal sec. 15° al 1849.Gli insediamenti di K. e di Stein sorsero vicini tra loro nel sec. 9°, al punto d'incontro delle vie per l'Ungheria e Bisanzio da una parte, per la Boemia e la Polonia dall'altra. Nel 995, in un atto di Ottone III, K. viene chiamata "orientalis urbis quae dicitur Cremisa" (MGH. Dipl. reg. imp. Germ., II, 2, 1893, p. 582, nr. 170); questa prima citazione va posta in rapporto con l'importanza strategica della città, legata all'opera di fortificazione della Regio Orientalis e del corso del Danubio intrapresa dall'imperatore Ottone I a seguito della vittoria di Lechfeld sui Magiari (955). Il centro conobbe un rapido sviluppo, così che nel 1014 Enrico II donò un terreno, extra civitatem, al vescovo Berengario di Passau per la fondazione della parrocchiale (MGH. Dipl. reg. imp. Germ., III, 1, 1900, p. 397, nr. 317). Alla metà del sec. 11° esisteva, nel nucleo più antico della città, un mercato in una piccola piazza triangolare, chiamata nel 1137 eminentiori Chremisie foro, coincidente con l'od. Hoher Markt. K. fu sede di una zecca intorno al 1130 e probabilmente sino alla morte di Federico I nel 1190, e alla fine del secolo risulta cinta da una cerchia di mura; nel sec. 12° il geografo arabo al-Idrīsī ricorda Ghirmīsīa come città più rilevante di Vienna dal punto di vista commerciale. K. conobbe il periodo di maggiore sviluppo e importanza nei secc. 13° e 14°, a partire dal margraviato dei Babenberg e durante il successivo dominio dei Přem'yslidi (1246) e poi degli Asburgo (1276). Spostato in seguito il nodo di comunicazione a Vienna, le vecchie strade furono abbandonate e a K. rimase solo la funzione di porto fluviale e di mercato agricolo.La particolare situazione orografica condizionò lo sviluppo urbano di K.; il più antico insediamento fu nell'angolo nordorientale del rilievo, nel punto più alto, al di sopra del fiume Krems, nella zona adiacente all'od. Pulverturm, ed è precedente al Mille. Dopo il 1014 se ne iniziò l'ampliamento, in direzione occidentale, attorno all'od. Piaristenkirche. Intorno alla metà del sec. 12° ebbe avvio lo sviluppo nell'area sottostante, verso il Danubio, attorno a due direttrici viarie incrociate. La più importante è costituita dall'od. Landstrasse, già tracciata nel 1054, che, dividendo la città da E a O, sbocca a O nell'od. Steiner Tor, porta urbica quattrocentesca fiancheggiata da due basse torri cilindriche (1480 ca.). Questo asse si incrociava all'altezza dell'od. Täglicher Markt, già citato nel 1288, con quello da N a S, meno chiaramente definito del primo. Nel sec. 15° la città era divisa in quartieri: infra portas, extra portas, in lacuna, in arena, in montes, di cui i primi due, a S, erano quelli più intensamente abitati.A N della Landstrasse la città è qualificata da tre piazze di antica formazione: lo Hoher Markt, quella più orientale, nell'area primitiva e più in alto delle altre, già ricordata nel 1137, nel punto in cui si domina il pendio verso il fiume Krems; la seconda, più a E, ricavata nell'area dell'antico cimitero attorno alla parrocchiale (uno spazio utilizzato come mercato ancora nel sec. 16°), su cui affaccia il cinquecentesco Rathaus; a O la Dominikanerplatz, collegata con l'attiguo Körner Markt, dominata dalla chiesa dei Domenicani, realizzata nella prima metà del sec. 13° al di fuori della primitiva cerchia urbana.L'edificio più importante di K. è appunto la Dominikanerkirche, costruita in più fasi tra la prima metà del Duecento e il secondo decennio del Trecento. Tra il 1240 e il 1265 venne edificato il corpo centrale, a tre navate di cinque campate, con volte a crociera sulla maggiore e soffitti lignei sulle navate laterali, assieme al lato orientale e occidentale del chiostro (costruito riutilizzando parte di un granaio della seconda metà del sec. 12°); il coro a quattro campate e con abside poligonale fu realizzato solo all'inizio del sec. 14° (Kühnel, 1971, p. 142). Le soluzioni adottate nella navata mostrano affinità, nella comune ispirazione alle forme della prima architettura borgognona, con monumenti coevi della Germania meridionale, come la Dominikanerkirche di Ratisbona (Wagner-Rieger, 1971, p. 92); sulla parete della prima campata della navata meridionale resta un affresco di S. Domenico, datato intorno al 1260 (Kühnel, 1971, pp. 135, 152), che costituisce una delle più antiche immagini del santo.Sulla parete orientale del transetto settentrionale è stato scoperto nel 1932 il più importante dipinto murale della città. Commissionato nel 1280 ca. dal cavaliere Gozzone, un cittadino già noto dal 1249, giudice di K. sotto il re Přemysl Ottocaro II sino al 1275 e successivamente sotto Rodolfo I d'Asburgo, il dipinto rappresenta, nella cuspide ad arco acuto in alto, l'Incoronazione di Maria con i donatori, Gozzone e la moglie, identificati dalla scritta sottostante, nel registro inferiore, la Crocifissione con Maria sorretta da S. Giovanni e trafitta dalla spada, accompagnata dall'Ecclesia e dalla Sinagoga e, in basso, l'Ultima Cena. Questo importante affresco costituisce, assieme a quelli del duomo di Gurk, la massima testimonianza del c.d. Zackenstil.La chiesa conserva numerosi altri dipinti murali trecenteschi e di età successiva: sulla parete settentrionale del coro resti della doppia tomba dipinta di Filippo von Spanheim e di Enrico von Salm, con i giacenti accompagnati da epigrafi e dalle armi, del primo quarto del sec. 14° (Lanc, 1983, pp. 126-128), e sulla parete opposta figure degli apostoli Pietro e Paolo e busti di santi, stilisticamente legati al ciclo della Göttweigerhofkapelle di Stein e databili intorno al 1320. Sempre sulla parete settentrionale del coro restano un'Annunciazione, riferibile alla seconda metà del sec. 14°, e un S. Cristoforo affrescato sull'ultimo arco prima del coro della navata maggiore. Anche il chiostro conserva dipinti murali con figure di santi ascrivibili all'ultimo quarto del 14° secolo. Attualmente la chiesa ospita lo Historisches Mus., in cui sono conservati resti di un portale in granito, della fine del sec. 12°, con una figura virile e una femminile, di incerta provenienza.Alla stessa epoca della costruzione della Dominikanerkirche, il momento cioè di maggior fioritura della città sotto Přemysl Ottocaro II, e precisamente al terzo quarto del sec. 13°, risale il Gozzoburg, il più rilevante edificio civile di K., residenza dello stesso giudice Gozzone. Si tratta di un edificio con loggiato al piano terreno e grande aula superiore, che segue la tipologia dei palazzi comunali italiani. Sul lato orientale del palazzo, il giudice fece costruire, su due piani, la Katharinenkapelle, già in antico trasformata, come del resto l'intero palazzo, in abitazioni private, ma che conserva nel piano superiore resti di un ciclo di affreschi con la Passione di Cristo, del 1290 ca. (Lanc, 1983, p. 131ss.).Le più antiche chiese di K., poste nel nucleo primitivo della città e legate alla donazione di Enrico II (1002-1024) al vescovo Berengario di Passau, sono la parrocchiale di St. Veit, sostituita oggi da un edificio barocco, e la Piaristenkirche, dedicata in origine a s. Stefano e trasformata in forme tardogotiche. Nell'od. Pfarrhof, un edificio settecentesco che fronteggia la parrocchiale, realizzato inglobando resti di un'aula della primitiva residenza vescovile, si conserva un'originale decorazione murale, scoperta nel 1882, composta da diciotto medaglioni con animali fantastici ed episodi dalle fiabe di Esopo, databile all'inizio del sec. 14° (Lanc, 1983, pp. 138-139). La citata Piaristenkirche è un importante edificio tardogotico, ricostruito nella seconda metà del sec. 15° inglobando, nella porzione occidentale, la torre campanaria romanica. L'edificio fu iniziato dal coro, a due campate coperte da complesse crociere e con terminazione a 5/8, consacrato nel 1457; successivi al 1477 sono il ricco portale occidentale e la potente navata ad aula, tripartita da colonne a fascio in tre navate coperte da volte dalla complessa nervatura, consacrata nel 1508. Gli elementi decorativi dell'edificio, nella morfologia dei capitelli fogliati e nei complessi trafori delle finestre, nonché i ricchi baldacchini figurati, rimandano a una diretta discendenza dalla Stephanskirche di Vienna.Coeva a questa chiesa è la Bürgerspitalskirche, dedicata ai ss. Filippo e Giacomo, edificio tardogotico a una navata di tre campate divise da colonne polistili e coperte da ricche crociere, con il presbiterio rialzato di uno scalino. Caratteristici sono la torre occidentale a sei lati, elemento questo comune ad altre costruzioni coeve di K. e Stein, e i contrafforti del coro, evidenti anche all'interno dell'edificio.Sorto a quota inferiore rispetto a K., a diretto contatto con la riva sinistra del Danubio, il centro di Stein era conosciuto come insediamento ecclesiastico già nel sec. 8°, sito probabilmente nell'area dell'od. Frauenbergkirche. Come K., conobbe un notevole sviluppo urbano a partire dal sec. 12° e poi nel 13° grazie all'importante ruolo commerciale rivestito, sviluppandosi sino al sec. 15° nelle aree pianeggianti tra la Landstrasse e la riva del Danubio. Raggiunse il massimo sviluppo nella seconda metà del Quattrocento, in concomitanza con la realizzazione del primo ponte sul Danubio (1463).Già nel 1084 si hanno notizie di un edificio religioso, la Michaelskirche, nel punto più alto e protetto di Stein, nel luogo dove sarebbe sorta, nel 1380, l'od. Frauenbergkirche, un'ampia cappella a una navata coperta da crociere e con matronei, conclusa da un coro di uguale ampiezza e larghezza con terminazione a 5/8 e ricche finestre. L'edificio è caratterizzato dalla potente torre occidentale, realizzata forse anche con finalità di difesa, le cui notevoli dimensioni rispondono a una tendenza comune all'area tedesca intorno al 1400.In coincidenza con l'arrivo dei Domenicani a K., a Stein sorse l'insediamento dei Minoriti, a cui si deve la chiesa più importante della città, dedicata a s. Ulrico, la cui fondazione nel 1244 favorì lo sviluppo della città verso E. Si tratta di una basilica a tre navate di quattro campate, consacrata nel 1264, con profondo coro a 5/8, coperto da volte a crociera, e con contrafforti esterni, del 1300 circa. Nella navata le volte a crociera esapartite gravano sui muri pieni e sui bassi pilastri in laterizio, conferendo così all'edificio un carattere ancora tardoromanico. Evidentemente in origine la chiesa non doveva essere coperta da volte e l'attuale sistemazione fu frutto di un intervento successivo, di ascendenza borgognona, mentre nella sistemazione originaria con copertura a tetto l'edificio rappresentava un chiaro esempio dell'influsso dell'architettura mendicante italiana (Wagner-Rieger, 1988, p. 117). Nel coro sono stati recentemente scoperti affreschi (Madonna con il Bambino e donatori, simboli degli evangelisti, angeli musicanti) di un pittore italiano della seconda metà del sec. 14°, a cui si deve anche un Cristo in pietà su un pilastro della navata maggiore. Accanto al chiostro, rimaneggiato nel sec. 18°, rimane la sala capitolare nelle originarie forme del primo Gotico, con notevole portale.Alla fine del sec. 14° è anche da riferire la Göttweigerhofkapelle, una fondazione già ricordata nel 1286. Si tratta di un piccolo edificio con navata e coro costituiti da singole campate coperte da crociere, preceduto da un vestibolo seguito da un oratorio e coronato, all'esterno, da una torre ottagonale. L'importanza del monumento, oltre alla particolare conformazione architettonica, è legata alla vasta e ben conservata decorazione pittorica: i tre ambienti sono completamente decorati con dipinti del primo decennio del sec. 14° realizzati da un pittore probabilmente appartenente alla c.d. scuola pittorica di St. Florian e comprendenti episodi della Vita di s. Mattia nel vestibolo, di Maria nella cappella, di Cristo nell'oratorio (Lanc, 1983, p. 293ss.).Dipende strettamente, nello stile delle soluzioni decorative, dalla Piaristenkirche di K. la parrocchiale di St. Nikolaus, costruita nella seconda metà del Quattrocento in sostituzione di una più antica, di cui si hanno notizie già dal 1263. Si tratta di un edificio a tre navate, con ricco portale di accesso e grande torre occidentale analoga a quella della Frauenbergkirche, con la navata centrale coperta da volte a complesse nervature e le laterali da semplici crociere; il coro a due campate con terminazione a 5/8 è caratterizzato da interessanti trafori.
Bibl.: A. Kerschbaumer, Geschichte der Stadt Krems, Krems 1885; Die Denkmale des politischen Bezirkes Krems, a cura di H. Tietze, M. Hoermes, M. Nistler (Österreichische Kunsttopographie, 1), Wien 1907; R.K. Donin, Die Bettelordenskirchen in Österreich. Zur Entwicklungsgeschichte der österreichischen Gotik (Forschungen zur Landeskunde von Niederösterreich), Baden bei Wien 1935; W. Buchowiecki, Die gotischen Kirchen Österreichs, Wien 1952; G. Schmidt, Die Malerschule von St. Florian. Beiträge zur süddeutschen Malerei zu Ende des 13. und im 14. Jahrhundert, Linz 1962; Gotik in Niederösterreich, a cura di F. Dworschak, cat., Wien 1963; Romanische Kunst in Österreich, cat., Krems an der Donau 1964; H. Kühnel, Wegweiser durch die Geschichte der Stadt Krems, Krems 1967; O. Demus, Romanische Wandmalerei, München 1968 (trad. it. Pittura murale romanica, Milano 1969); H. Kühnel, Das Dominikanerkloster, Kirche-Kloster-Kreuzgang, in 1000 Jahre Kunst in Krems, cat., Krems 1971; R. Wagner-Rieger, Die Architektur von Krems und Stein, ivi, pp. 88-130; G. Dehio, Die Kunstdenkmäler Österreichs, Niederösterreich, a cura di R.K. Donin, I, Wien 1976⁵; E. Lanc, Die mittelalterlichen Wandmalereien in Wien und Niederösterreich (Corpus der mittelalterlichen Wandmalereien Österreichs, 1) Wien 1983; R. Wagner-Rieger, Mittelalterliche Architektur in Österreich, Wien 1988.A. Bianchi