KREUZNACH (o Bad Kreuznach, dal lat. Cruciniacum; A. T., 53-54-55)
Città della Provincia Renana, 20 km. a S. di Bingen, sorta nel sec. XIII per iniziativa dei duchi di Sponheim (con ogni probabilità del tutto indipendente dal villaggio celtico e romano di Cruciniacum, i cui resti sono in pianura, alquanto più a E.), in un allargamento dell'amena valle della Nahe (affluente del Reno), che attraversa le colline del Palatinato settentrionale e qui riceve un affluente di sinistra, in un luogo di facile passaggio, 104 m. s. m., ai piedi del Kauzenburg. Uniche mura cinsero ben presto il borgo più antico con la Neustadt, cresciuta sulla destra della Nahe. Kreuznach, ottenuti i privilegi di città nel sec. XIII, passò poi ai conti di Sponheim e nel 1416 fu annessa al Palatinato. Con la restaurazione fu ceduta nel 1814 alla Prussia. Il clima temperato (18° in media nei mesi estivi), che permette anche delle belle coltivazioni di viti, e l'esistenza d'una ventina di sorgenti termali assai efficaci (v. sotto) hanno fatto sorgere nell'isoletta di Badewöth e sulle rive del fiume, a S. del centro più antico, una località di cura, con stabilimenti perfezionati, visitata annualmente da 15-20 mila persone. Gli abitanti, che erano 15 mila nel 1875, sono ora 24.930, per la massima parte protestanti (1990 cattolici e 600 ebrei). La popolazione trae profitto, oltre che dall'industria alberghiera, dal commercio del vino, da alcune fabbriche di tabacco e da concerie. Durante la guerra mondiale Kreuznach fu sede del quartiere generale tedesco.
Le acque minerali di Kreuznach sono clorurato-sodiche forti, fredde e sono usate solo per bevanda, bagni e inalazioni. Esistono padiglioni per la bevanda alle sorgenti e due stabilimenti balneari. Le acque sono indicate per: forme reumatiche e artritiche, gotta, obesità, affezioni delle vie respiratorie, scrofola, rachitismo, dermatosi, sifilide, affezioni cardiache, malattie ginecologiche.