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KRUSZWICA

di W. Dzieduszycki - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1996)
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KRUSZWICA

W. Dzieduszycki

(ted. Kruschwitz)

Capoluogo della Cuiavia, regione nel bacino inferiore della Vistola, nella Polonia centrale.K., sita sulle rive del lago Gopło al centro di un territorio fertile, ricco di saline, e crocevia di grandi arterie commerciali, fu un importante centro politico, amministrativo ed economico della Polonia dei Piasti (962-1370).I più antichi insediamenti nella regione di K. risalgono all'età della Pietra e si intensificarono tra la metà del sec. 7° e il 5° a.C.; i primi abitati medievali vengono datati ai secc. 6°-7°, mentre nel corso dei secc. 7°-9° si verificò una loro maggiore concentrazione nei pressi del guado del Gopło.Sul finire del sec. 10° e agli inizi dell'11°, a K. fu eretto un castrum e venne costruita una chiesa dedicata a s. Vito. Il centro svolgeva funzioni militari, amministrative e residenziali, ricoprendo anche un importante ruolo economico e di culto. In seguito a lotte dinastiche, il cui esito non fu affatto positivo per K., al principio del sec. 12° al posto del castrum sorse un borgo non fortificato; tra i secc. 12° e 13° giunsero a K. numerosi gruppi secolari e religiosi dalla Polonia, dalla Rutenia e dall'Europa occidentale. Verosimilmente risalgono a questo periodo l'arrivo di monaci occidentali, l'avvio di una florida attività artigianale, con presenza di maestri vetrai di origine rutena, e lo sviluppo di un intenso scambio mercantile anche a lunga distanza. Nel frattempo furono elevate nuove chiese, tra le quali i Ss. Pietro e Paolo, sulla riva orientale del Gopło. Nel sec. 12° K. era sede vescovile; nella seconda metà del 13° il nucleo urbano fu sostituito da un piccolo borgo fortificato, devastato nel 1271 da un incendio scoppiato nel corso di un altro conflitto dinastico. Nella prima metà del sec. 14° fu innalzato un fortilizio in legno e nella seconda metà del secolo re Casimiro III il Grande (1333-1370) costruì un altro castello, questa volta in muratura, e K. divenne sede amministrativa ed economica della regione.Tra i monumenti architettonici di K. la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, in pietra arenaria, merita una particolare attenzione; secondo S̀wiechowski (1954; 1963) l'edificio fu eretto tra il 1120 e il 1140 come abbaziale di una comunità benedettina proveniente dal monastero di Saint-Trond, presso Liegi; è una struttura a tre navate, con transetto e presbiterio chiuso da un'abside semicircolare, con facciata in origine fiancheggiata da due torri. La chiesa possiede quattro portali sovrastati da timpani, uno dei quali è decorato da una croce a rilievo, e presenta le forme tipiche dell'architettura cluniacense, in particolare di quella della congregazione di Hirsau (v.). Essa era decorata da vetrate e il pavimento era coperto da piastrelle invetriate policrome; sulle pareti sono ancora visibili tracce di affreschi. La chiesa custodiva l'Evangeliario di K. (Gniezno, Arch. Archidiecezjalne, 2), prodotto di scuola vestfalica risalente al periodo compreso tra il 1160 e il 1170. La stessa origine è da attribuire al reliquiario a forma di scrigno del sec. 12° (Cracovia, Muz. Narodowe), eseguito con ogni probabilità in Renania con una lavorazione a figure piatte su base in rame, rappresentante il Cristo risorto che si rivela a Maria e agli apostoli; sulle pareti laterali, all'interno di arcate, sono stati sistemati busti di santi.Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce numerosi frammenti di vetro, vasellame, piastrelle rivestite in pasta vitrea, tegole in piombo ed elementi architettonici in pietra; inoltre sono stati scoperti numerosi sepolcri con ricchi corredi. Tra gli oggetti suntuari sono stati ritrovati un calice con patena e una stola, probabilmente del sec. 13°, intessuta d'oro con disegni figurativi (Varsavia, Muz. Narodowe); un reperto altrettanto prezioso è una croce aurea del sec. 12°, di manifattura forse bizantina oppure prodotta in un territorio influenzato dalla cultura bizantina.

Bibl.:

Fonti. - Gallus Anonymus, Kronika polska, Wrocław 1989; Kronika Wielkopolska, Warszawa 1965; Mistrza Wincentego Kronika polska, Warszawa 1974.

Letteratura critica. - W. Łuszczkiewicz, Trzy granitowe kościoły Wielkopolski z epoki romańskiej (Kruszwica-Kościelec-Mogilno) i kościół / S̀w. Jana na S̀ródce w Poznaniu [Tre chiese in granito della Grande Polonia risalenti all'epoca romanica (K.-Koscielec-Mogilec) e la chiesa di S. Giovanni di Srodka a Poznań], in Sprawozdania Komisji do Badania Historii Sztuki w Polsce [Resoconto della Commissione di ricerca per la storia dell'arte in Polonia], I, Kraków 1879, pp. 53-57, tav. XVIII; E. Callier, Kruszwica, Inowrocław 1895; J. Kohte, Verzeichnis der Kunstdenkmäler der Provinz Posen, IV, Berlin 1897, pp. 38-41, 101-108; K. Górski, Topografia wczesnośredniowiecznej Kruszwicy [Topografia di K. nel primo Medioevo], Studia wczesnośredniowieczne 2, 1953, pp. 37-63; Z. S̀wiechowski, Wczesnośredniowieczny warsztat budowlany [Cantiere edile nel primo Medioevo], Kwartalnik historii kultury materialnej 2, 1954, pp. 65-78; W. Hensel, Najdawniejsze stolice Polski. Gniezno-Kruszwica-Poznań [Le più antiche capitali della Polonia. Gniezno-K. -Poznań], Warszawa 1960, pp. 63-122; W. Hensel, A. Broniewska, Starodawna Kruszwica. Od czasów najdawniejszych do roku 1271 [L'antica Kruszwica. Dai primordi fino al 1271], Wrocław 1963, pp. 146-149; Z. S̀wiechowski, Budownictwo romańskie w Polsce [Architettura romanica in Polonia], Wrocław 1963, pp. 146-149; A. Karłowska-Kamzowa, s.v. Kruszwica, in Słownik Starożytności Słowiańskich [Dizionario delle antichità dei popoli slavi], II, 2, Wrocław-Warszawa-Kraków 1964, pp. 528-532; A. Cofta-Broniewska, Kruszwica w starożytności i wczesnym średniowieczu [K. nell'Antichità e nel primo Medioevo], Toruń 1965, pp. 99-187; K. Górski, Jeszcze o pocza̢tkach biskupstwa kruszwickiego [Delle origini del vescovado di K.], Zapiski historyczne 31, 1966, pp. 93-94; G. Labuda, Pocza̢tek diecezjalnej organizacji kościelnej na Pomorzu i Kujawach w XI i XII wieku [Gli inizi dell'organizzazione ecclesiastica in Pomerania e in Cuiavia nei secc. 11°-12°], ivi, 33, 1968, pp. 19-60; Z. Guldon, J. Powierski, Podziały administracyjne Kujaw i Ziemi Dobrzyńskiej w XIII-XIV wieku [Divisioni amministrative della Cuiavia e della Terra di Dobrzyn nei secc. 13°-14°], Warszawa-Poznań 1974; W. Dzieduszycki, Socjotopograficzne przeobrażenia wczesnośredniowiecznych miast polskich (model Kruszwicki) [Trasformazioni socio-topografiche delle città polacche nel primo Medioevo (sul modello di K.)], Kwartalnik historii kultury materialnej 32, 1984, pp. 3-21; B. Dzieduszycka, Demographic and Economic Transformations in the Area Surrounding the Early Medieval Kruszwica, Archaeologia polona 24, 1985, pp. 73-103; W. Dzieduszycki, Społeczno-ekonomiczne uwarunkowania powia̢zań Pomorza z Kujawami we wczesnym średniowieczu [Condizionamenti socio-economici dei legami tra la Pomerania e la Cuiavia nel primo Medioevo], Slavia antiqua 33, 1991-1992, pp. 41-63; B.W. Dzieduszyccy, Kruswicki ośrodek władzy i jego przemiany w XI-XII wieku [K. centro di potere e suoi cambiamenti nei secc. 11°-12°], in Lokalne ośrodki władzy państwowej w XI-XII wieku w Europie S̀rodkowo-Wschodniej [Centri locali di potere statale nei secc. 11°-12° in Europa centroorientale], Wrocław 1993, pp. 159-172; W. Dzieduszycki, M. Kupczyk, Gopło. Przyroda i człowiek [Gopło. La natura e l'uomo], Poznań 1993; W. Dzieduszycki, S. Tabaczyński, L'archéologie urbaine en Pologne: découvertes et nouvelles orientations, Les nouvelles de l'archéologie, 1994, 55, pp. 42-45.W. Dzieduszycki

Vedi anche
Gniezno (ted. Gnesen) Città della Polonia, nel voivodato Grande Polonia. Tra la seconda metà del 10° sec. e l’11° fu il principale centro politico dello Stato dei Polani e prima capitale della Polonia; continuò a costituire il principale centro politico e amministrativo della Grande Polonia, malgrado avesse ... Varsavia (pol. Warszawa) Città capitale della Polonia (1.711.466 ab. nel 2009; 2.225.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana). Sorge in un punto in cui si raccordano vie commerciali e di comunicazione storiche e attuali, sulle due rive della Vistola, lungo le quali si dispongono i quartieri residenziali ... Polonia Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano la Polonia dalla Repubblica Ceca e dalla Slovacchia; a O, lungo il corso dell’Oder e del suo affluente ... tedesco Il complesso dei dialetti della famiglia germanica occidentale, diffusa come lingua nazionale e ufficiale nelle attuali Germania, Austria e parte della Svizzera (➔ Germania).
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