KRUSZWICA
(ted. Kruschwitz)
Capoluogo della Cuiavia, regione nel bacino inferiore della Vistola, nella Polonia centrale.K., sita sulle rive del lago Gopło al centro di un territorio fertile, ricco di saline, e crocevia di grandi arterie commerciali, fu un importante centro politico, amministrativo ed economico della Polonia dei Piasti (962-1370).I più antichi insediamenti nella regione di K. risalgono all'età della Pietra e si intensificarono tra la metà del sec. 7° e il 5° a.C.; i primi abitati medievali vengono datati ai secc. 6°-7°, mentre nel corso dei secc. 7°-9° si verificò una loro maggiore concentrazione nei pressi del guado del Gopło.Sul finire del sec. 10° e agli inizi dell'11°, a K. fu eretto un castrum e venne costruita una chiesa dedicata a s. Vito. Il centro svolgeva funzioni militari, amministrative e residenziali, ricoprendo anche un importante ruolo economico e di culto. In seguito a lotte dinastiche, il cui esito non fu affatto positivo per K., al principio del sec. 12° al posto del castrum sorse un borgo non fortificato; tra i secc. 12° e 13° giunsero a K. numerosi gruppi secolari e religiosi dalla Polonia, dalla Rutenia e dall'Europa occidentale. Verosimilmente risalgono a questo periodo l'arrivo di monaci occidentali, l'avvio di una florida attività artigianale, con presenza di maestri vetrai di origine rutena, e lo sviluppo di un intenso scambio mercantile anche a lunga distanza. Nel frattempo furono elevate nuove chiese, tra le quali i Ss. Pietro e Paolo, sulla riva orientale del Gopło. Nel sec. 12° K. era sede vescovile; nella seconda metà del 13° il nucleo urbano fu sostituito da un piccolo borgo fortificato, devastato nel 1271 da un incendio scoppiato nel corso di un altro conflitto dinastico. Nella prima metà del sec. 14° fu innalzato un fortilizio in legno e nella seconda metà del secolo re Casimiro III il Grande (1333-1370) costruì un altro castello, questa volta in muratura, e K. divenne sede amministrativa ed economica della regione.Tra i monumenti architettonici di K. la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, in pietra arenaria, merita una particolare attenzione; secondo S̀wiechowski (1954; 1963) l'edificio fu eretto tra il 1120 e il 1140 come abbaziale di una comunità benedettina proveniente dal monastero di Saint-Trond, presso Liegi; è una struttura a tre navate, con transetto e presbiterio chiuso da un'abside semicircolare, con facciata in origine fiancheggiata da due torri. La chiesa possiede quattro portali sovrastati da timpani, uno dei quali è decorato da una croce a rilievo, e presenta le forme tipiche dell'architettura cluniacense, in particolare di quella della congregazione di Hirsau (v.). Essa era decorata da vetrate e il pavimento era coperto da piastrelle invetriate policrome; sulle pareti sono ancora visibili tracce di affreschi. La chiesa custodiva l'Evangeliario di K. (Gniezno, Arch. Archidiecezjalne, 2), prodotto di scuola vestfalica risalente al periodo compreso tra il 1160 e il 1170. La stessa origine è da attribuire al reliquiario a forma di scrigno del sec. 12° (Cracovia, Muz. Narodowe), eseguito con ogni probabilità in Renania con una lavorazione a figure piatte su base in rame, rappresentante il Cristo risorto che si rivela a Maria e agli apostoli; sulle pareti laterali, all'interno di arcate, sono stati sistemati busti di santi.Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce numerosi frammenti di vetro, vasellame, piastrelle rivestite in pasta vitrea, tegole in piombo ed elementi architettonici in pietra; inoltre sono stati scoperti numerosi sepolcri con ricchi corredi. Tra gli oggetti suntuari sono stati ritrovati un calice con patena e una stola, probabilmente del sec. 13°, intessuta d'oro con disegni figurativi (Varsavia, Muz. Narodowe); un reperto altrettanto prezioso è una croce aurea del sec. 12°, di manifattura forse bizantina oppure prodotta in un territorio influenzato dalla cultura bizantina.
Bibl.:
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