(ted. Gnesen) Città della Polonia, nel voivodato Grande Polonia. Tra la seconda metà del 10° sec. e l’11° fu il principale centro politico dello Stato dei Polani e prima capitale della Polonia; continuò a costituire il principale centro politico e amministrativo della Grande Polonia, malgrado avesse perduto il ruolo di capitale a favore di Cracovia, fino alla metà del 13° sec., quando ebbe statuti municipali secondo il diritto tedesco. All’arcivescovo di G. fu attribuito, a partire dal 15° sec., dopo il Concilio di Costanza, il titolo di primate di Polonia. Dal 1793 al 1918 fece parte della Prussia; passò poi alla Polonia, fu annessa di nuovo alla Germania nel 1939, tornò infine a far parte della Polonia nel 1945.
Tra i monumenti, il duomo, di origine romanica (resta la porta di bronzo del 1175 ca., con scene della vita di s. Adalberto), fu ricostruito in età gotica e poi ristrutturato in età barocca. Importante il tesoro della cattedrale (codici, paramenti e vasellame liturgico). Ha conservato il primitivo carattere gotico la chiesa di S. Giovanni (14° sec.; affreschi).