Regista cinematografico e televisivo (n. Varsavia 1939). Considerato il caposcuola della "terza generazione" di cineasti polacchi, dopo alcuni film per la televisione ha realizzato nel 1968 Struktura krysztalu (La struttura di cristallo). Il dissidio tra passato e presente, l'incomunicabilità, la morte, la ricerca di valori che diano un significato alla vita, sono i temi costanti di tutte le sue opere. Tra le più significative: Žycie rodzinne ("Vita di famiglia", 1971); Za ściana (Dietro la parete, 1971); Illuminacja (Illuminazione, 1973); Bilans kwartalny (Bilancio trimestrale, 1975); Barwy ochronne (Colori mimetici, 1976); Spirala (Spirale, 1978); Wege in der Nacht (Sentieri nella notte, 1979); Constans ("La costante", 1980); Kontrakt (Contratto di matrimonio, 1980); From a far country (1981); Rok spokoinego slonca (L'anno del sole quieto, 1984, Leone d'oro a Venezia); Dotkniecie ("Il tocco", 1992); Persona non grata (2005); Il sole nero (2007); Serce na dloni (And a warm heart, 2008); Obce cialoorpiato (Corpo estraneo, 2014); Eter (2018). Z. è inoltre autore di alcuni saggi teorici sul cinema (On editing an amateur film, 1968; Discourse on an amateur film, 1978) e del testo autobiografico Time to die (1999; trad. it. 2009).