KURSK (XX, p. 314)
Durante la seconda fase delle operazioni tedesche contro l'URSS, la città fu occupata dai Tedeschi il 2 novembre 1941. Essa entrò poi nel quadro delle grandi operazioni interessanti lo scacchiere meridionale del fronte tedesco-sovietico nell'estate del 1942 (con l'inizio della grande offensiva tedesca verso il Don e il Volga). La base di partenza dell'avanzata al Don del gruppo di eserciti del maresciallo von Bock, al quale era affidata la conquista dell'obiettivo Don-Stalingrad sul Volga, era costituita dal fronte Orel-Charkov; la direttrice principale era stabilita nella congiungente Kursk-Voronež. Il 28 giugno la imponente massa operante mosse verso l'obiettivo.
La regione di Kursk ritornò teatro operativo con l'inizio della contronensiva sovietica dell'inverno 1943. Stalingrado cadde il 2 febbraio, il 18 Charkov venne sgombrata dai Tedeschi; le operazioni assunsero un'estensione e un carattere grandiosi e la regione predetta ne fu uno degli epicentri. Kursk alla fine del febbraio venne sgomberata ed occupata dai Sovietici.
Azioni locali si riaccesero in marzo nella zona di Kursk, ove i Sovietici avevano un saliente avanzato; gli attacchi al saliente crebbero di violenza nel mese di luglio; ma furono stroncati da un contrattacco decisivo sovietico, che costrinse i Tedeschi a sgomberare la zona definitivamente e, con essa, Orel e Charkov (22 e 23 agosto 1943).